Juventus-day con Platini Tevez cresce e ritrova il gol

Con la Primavera finisce 4-1, il presidente Uefa prega sulla tomba dell’Avvocato Inter: Mazzarri chiede rinforzi ma la trattativa tra Moratti e Thohir non si chiude
Foto Sandro Falzone - LaPresse.11 08 2013 Villar Perosa.Sport Calcio .Villar Perosa Stagione 2013 2014 JuventusA vs JuventusB.Nella foto: tevez carlos..Photo Sandro Falzone - LaPresse.11 08 2013 Villar Perosa ( Italy ).Sport Soccer.Villar Perosa Season 2013 2014 JuventusA vs JuventusB.In the pic: tevez carlos
Foto Sandro Falzone - LaPresse.11 08 2013 Villar Perosa.Sport Calcio .Villar Perosa Stagione 2013 2014 JuventusA vs JuventusB.Nella foto: tevez carlos..Photo Sandro Falzone - LaPresse.11 08 2013 Villar Perosa ( Italy ).Sport Soccer.Villar Perosa Season 2013 2014 JuventusA vs JuventusB.In the pic: tevez carlos

TORINO. Juventus-day a Villar Perosa con Michel Platini ospite d’onore. Davanti a 7 mila spettatori che hanno invaso pacificamente il campo all’80’, la tradizionale partitella con la Primavera bianconera è finita 4-1: reti di Vidal, Bonucci, Tevez e Quagliarella per gli uomini di Conte. Una prova generale in vista dell’appuntamento di Supercoppa, a Roma con la Lazio, domenica prossima. Assenti Lichtsteiner, Caceres, Vucinic e Llorente (impegnati nelle rispettive nazionali) e l'acciaccato Barzagli, il tecnico bianconero ha schierato Ogbonna sul centrodestra difensivo e Pogba largo sulla stessa fascia. Importante ed elegante, un pallonetto morbido, la rete di Tevez: in questo precampionato l’argentino aveva segnato solo alla prima uscita contro la Rappresentativa Val D'Aosta. «I tifosi non si devono preoccupare delle sconfitte precampionato», ha dichiarato alla fine John Elkann «abbiamo sempre il sogno Europa». Inteso come Champions League. Platini, da parte sua, ha incontrato il presidente Andrea Agnelli e la squadra, formulando gli auguri per la nuova stagione, poi si è recato a pregare sulla tomba di Gianni Agnelli (scomparso dieci anni fa) e ha fatto ritorno in Francia, senza assistere quindi al match in famiglia.

Tensione invece in casa Inter, rientrata a Milano dopo la batosta (0-3) rimediata contro il Real Madrid nell’ultima della tournee americana. Bilancio del tour statunitense non proprio fallimentare ma quasi. Dieci gol subìti, uno messo a segno. È solo il calcio d'agosto, eppure sarebbe sbagliato non coglierne i segnali. Il tecnico Walter Mazzarri non fa drammi ma chiede una accelerazione di mercato anche a causa della defezione dei lungodegenti (Samuel, Chivu, Mudingaye, Milito, Zanetti) e con gli «esuberi» ancora da piazzare. Restano quindici giorni per puntellare una squadra incompleta, non ancora proiettata nel futuro e in parte vittima del suo passato, né giovane né vecchia, né forte né debole perché - almeno in questo preludio estivo - priva di una forte personalità. L'incertezza societaria non aiuta, la trattativa tra Moratti e Thohir ancora non si chiude. L'esperienza di Benitez è un doloroso precedente. Lo spagnolo chiese ma non gli fu dato. Chissà se Mazzarri sarà più fortunato.

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