Reyer, McGruder: «Con Varese serve più energia»
Dopo i brutti ko con Pistoia e Treviso, gli orogranata vogliono chiudere in modo onorevole la stagione regolare. La guardia Usa: «Pronti a non ripetere gli errori degli ultimi match»

Per l’onore più che per la classifica. La Reyer non potrà far meglio dell’ottavo posto che la costringerà ad affrontare nei quarti di finale una tra Segafredo Bologna e Trapani Shark. Anche Varese ha poco da chiedere a questa stagione avendo centrato in anticipo la permanenza in Serie A con le tre vittorie ottenute nelle ultime 4 partite.
Reyer che dovrà cancellare l’immagine sbiadita offerta con Pistoia e Treviso per mettere in attivo la percentuale delle vittorie al Taliercio che adesso è in perfetto equilibrio (7-7) dopo il passo falso con l’Estra. Spahija non potrà contare ancora su Fernandez e punta a un contributo positivo da parte di Rodney McGruder. «Mi aspetto una partita molto dura», ha spiegato la guardia statunitense inserita nel roster dopo l’infortunio a Xavier Munford, «arriviamo ad affrontare l’Openjobmetis Varese dopo due partite non giocate bene, mi aspetto quindi una grande energia da parte nostra per competere per la vittoria. Arriviamo a questa gara dopo una settimana di allenamenti, adesso dobbiamo portare nelle partite quanto fatto negli allenamenti».
Quale lezione può aver recepito la Reyer dalle ultime due deludenti prestazioni che hanno innescato critiche a catena da parte dei tifosi orogranata?
«Credo che abbiamo imparato molto dalle partite contro Pistoia e Treviso. Abbiamo lavorato molto anche al video questa settimana, come squadra ho percepito una crescita negli allenamenti per fare meglio. Siamo pronti a non ripetere quanto fatto male nelle ultime due gare».
Delusi per non poter migliorare l’ottavo posto a causa delle ultime due sconfitte?
«Bisogna vivere il presente, domenica sera sapremo quale sarà il nostro avversario e il nostro eventuale cammino nei playoff. Fino a due mesi fa nessuno forse avrebbe scommesso che la Reyer avrebbe centrato i playoff. Adesso possiamo controllare quello che possiamo e non possiamo modificare quanto è avvenuto, bisogna prepararci ad affrontare quello che ci aspetta, senza pensare a quello che poteva essere e non è stato».
Può esserci stato con Pistoia e Treviso anche un calo di concentrazione?
«Sono state due partite completamente diverse. Contro l’Estra, al Taliercio, siamo scesi in campo senza energia a livello fisico e mentale, ci era capitato qualche altra volta, ma eravamo riusciti a trovare la chiave giusta per conquistare la vittoria. Non ci siamo invece riusciti contro Pistoia. A Treviso, invece, la Reyer ha disputato una buona partita, siamo stati avanti per buona parte dell’incontro. Bisogna tener sempre conto che sul parquet ci sono anche gli avversari e al Palaverde nell’ultimo quarto i giocatori della Nutribullet hanno segnato tanti canestri importanti. È chiaro che potevamo giocare meglio in difesa, anche perché Treviso ha acquistato sempre più fiducia man mano che trascorreva il tempo».
Che sensazioni si provano ad avere un papa statunitense?
«È molto bello per noi, lo si può considerare un evento epocale, non ci aspettavamo che venisse eletto un papa statunitense».
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