Il mestrino Filippo Castellaro nel team vincitore delle Final six

Napoli
Il PalaVesuvio ancora avaro di soddisfazioni per la Spes Mestre, ma a sorridere è comunque un mestrino, Filippo Castellaro. Dopo che gli assoluti individuali di due settimane fa si erano chiusi con il quarto posto di Nicolò Mozzato, lo scorso fine settimana il team mestrino con lo stesso Nicolò Mozzato, Stefano Patron, Ernesto Iusuf Dirie e Gabriele Targhetta deve accontentarsi del sesto posto nelle Finax Six della Ginnastica Artistica maschile nel concorso a squadre.
In una giornata, quella di sabato, in cui sono cadute tutte le favorite per lo scudetto, sfuma in semifinale il sogno della Spes che viene sconfitta dalla Giovanile Ancona.
Paga a caro prezzo l’assenza dello spagnolo Plata, senza il quale l’allenatore GianMatteo Centazzo è costretto ha scegliere bene i ginnasti ad ogni attrezzo cercando di centellinare i due di punta Patron e Mozzato, sfruttando la presenza di Iusuf Dirie e Targhetta per limitare i danni e avere così i top player per le finali. Ma le intenzioni di Centazzo si scontrano con Ancona che si gioca su quasi tutti gli attrezzi i suoi due migliori atleti.
Così pur ottenendo un egual numero di scontri diretti, la Spes alla fine ottiene un punteggio più basso, 157.000 e 30 punti a 160.350 e 30 punti fermandosi in semifinale.
«Sono molto amareggiato. Arrivare a pari punti e rimanere fuori dalla finale mi rode parecchio», dice Centazzo, «l’obiettivo era alla nostra portata. Questo tipo di formula non perdona e non puoi permetterti di vincere con solo due ginnasti di alto livello. Iusuf e Targhetta hanno dato il massimo e non potevamo aspettarci di più da loro. Sono molto giovani ed hanno tempo per crescere».
Ma Mestre può comunque festeggiare perché l’ex spessino Filippo Castellaro, classe 1999, già campione d’Italia con la società mestrina nel 2017 assieme a Nicolò Mozzato, Stefano Patron e Niccolò Belli, conquista il suo secondo tricolore con la Virtus Pasqualetti Macerata, lui che nel 2018 era già stato campionato nazionale Gold a Padova.
Castellaro, che per motivi di studio si è traferito a Macerata, è in forza alla Virtus Pasqualetti Macerata storica società che nel 2013 e nel 2016 ha già conquistato il titolo italiano. Il team marchigiano è ambizioso e in semifinale riesce a sovvertire il pronostico eliminando, con il contributo decisivo proprio di Castellaro, i detentori del titolo della Ginnastica Salerno con 160.200 e 34 punti speciali contro i 156.200 e 26 punti dei campioni 2018 e 2019. Nella finale a tre la Virtus si trova ad affrontare Ancona che però non è un problema, perché non può contare sull’apporto dei suoi migliori atleti che sono saliti per eliminare in semifinale la Spes, ma deve guardarsi dalla Pro Patria Bustese che può schierare tra gli altri il neo campione italiano assoluto Ludovico Edalli, che difenderà i colori della nazionale alle prossime Olimpiadi di Tokyo. È una lotta a due dove alla fine a prevalere è proprio Macerata che con 29 punti contro i 23 della Bustese può alzare per la terza volta il tricolore, la seconda per Castellaro. —
Alessandro Torre
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