"Finalmente il vero Venezia"

L'euforia dei giocatori dopo la partita, la vittoria riporta serenità nello spogliatoio: "Una grande prestazione corale" 
VENEZIA. Se il pareggio di Lecco è stato conquistato stringendo i denti, la vittoria di ieri scatena i sorrisi a fine partita. Paolo Poggi comincia ringraziando Mattia Collauto per l'assist sul secondo gol del Venezia: «Ha fatto praticamente tutto lui», e quindi confermando la sensazione che la squadra si sia sbloccata: «C'era bisogno di dare una svolta alle nostre prestazioni casalinghe, proprio laddove avevamo in passato costruito i campionati. Steccare una terza volta sarebbe stato fastidioso, e invece ora si riparte di slancio. Il vero Venezia è questo, anche perchè forse la squadra adesso ha trovato più serenità».


Marco Veronese sintetizza: «Siamo ben contenti di una vittoria arrivata con una grande prestazione corale. A Lecco eravamo ancora un po' appesantiti dalla preparazione. Siamo un diesel perché ci sono molti giocatori fisici, ma siamo solo all'inizio, così come sta crescendo la mia intesa con Gennari. Il primo gol? So di aver scalciato qualcosa, forse la palla. Se lo assegnano a me sono sicuramente più felice». Dopo l'esultanza sotto la tribuna e tra gli applausi, Peppe Aprea assicura che «a Lecco avevamo sbagliato l'approccio alla gara. Stavolta l'abbiamo preparata nei minimi particolari dominando la capolista. Peccato solo non aver chiuso la partita in anticipo. Avremmo certamente sofferto di meno, ma la situazione è sempre stata sotto controllo. E poi sono contento della mia prestazione. Quando giochi in una grande squadra ti arrivano magari solo un paio di tiri in porta a partita, e io anche stavolta mi sono fatto trovare pronto. Ho visto anche un grande Teso». E proprio quest'ultimo confessa: «Ero convinto di fare una buona partita perchè ero sereno e voglio impormi. Ora c'è il Verona, una partita che tutti vorrebbero giocare». A spiegare le mosse vincenti di ieri ci pensa però Emanuele Pesoli. «Abbiamo studiato a lungo il Sassuolo visionando le cassette con il mister. Ci siamo sacrificati su Magnanelli e Pagani, e i risultati che si sono visti. Dobbiamo però diventare più cinici, perchè a Verona sarà derby vero, e io ne so qualcosa avendolo affrontato già con il Vicenza».

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