Festa, gol e sorrisi: ha vinto il pubblico

VENEZIA. Ha vinto il pubblico. Circa un migliaio, gli sportivi presenti ieri allo stadio Penzo di Sant’Elena per la partita del cuore. Famiglie, tantissimi bambini, accorsi per vedere la sfida tra «Francesco Gullo and Friends» e la «Venezia Team for Telethon» capitanata da Alberto Cavagnis. Il 7-3 finale in favore dei veneziani è passato così in secondo piano rispetto al piacere di tifare per i propri personaggi preferiti o per i concittadini veneziani che hanno dimostrato di saper dominare il campo. Centinaia le sciarpe bianche messe come simbolo attorno al collo con il marchio «Telethon», segno di solidarietà verso chi soffre di distrofia muscolare e malattie rare. Ospiti d’onore le Marie del Carnevale che sono andate a dare il benvenuto nei camerini ai giocatori “famosi”», per poi tornare al centro delle gradinate e seguire la partita. Il futuro Angelo 2015, la diciottenne Marianna Serena, ha avuto l’onore di benedire la palla, tirando il calcio d’inizio e dando ufficialmente il via alla partita, giocata sotto un cielo in tarda serata plumbeo. «È la prima volta che do un tiro al pallone in un campo da calcio» racconta la bella Maria «ma è stato divertente. Ci hanno accolto con molto calore». Intanto sull’erba sfilavano i nomi di personaggi che hanno fatto e fanno battere ancora il cuore come il campione di ciclismo Claudio Chiappucci, il pluripremiato calciatore Thomas Skuhravy e il più giovane Oscar Di Matteo, Fabrizio Fontana di Zelig, lo storico direttore d'orchestra Fio Zanotti, Francesco Costantini della Gialappa's Band e l’idolo delle teenagers, Nando del Grande Fratello. In panchina, con un fresco strappo al polpaccio fattosi scendendo dal vaporetto, Ugo Conti, spalla di Diego Abatantuono. «Vedo una certa imparità tra le due squadre» ha detto sorridendo l’attore di molti film di Salvatores «ma è bello giocare per questa causa e non è mai un sacrificio». Il tifo non va soltanto alla squadra di Gullo del reality «Campioni, il sogno», ma anche ai “nostrani”, come lo sciatore cortinese Christian Ghedina, in squadra con i veneziani, che fa impazzire il pubblico e qualche ragazza della squadra di voga alla veneta “Graspodeua”. «Siamo qui anche per lui» dicono ridendo le giovanissime Giulia Tagliapietra, Elena Almansi e Sofia d’Aloja «e perché siamo gemellate con il Venezia Calcio». «Ogni volta che posso partecipo» ha detto Ghedina «e se si può fare qualcosa non mi tiro indietro. Se usare la propria immagine può avere un risvolto di questo tipo e sensibilizzare le persone su un tema sociale, ben venga». La platea è piena di bambini che, a fine primo tempo, entrano in campo per fare qualche tiro con i giocatori. «Una giornata davvero bella» conclude Rosanna Olivo del Club Calimero di Mira «abbiamo venduto con offerta tutte le sciarpe e le persone si sono divertite moltissimo». Nei prossimi giorni il Comune comunicherà l’entità del ricavato che andrà in beneficenza.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia