Favaro, tris per la Coppa conquistata l’Eccellenza

Calcio Trofeo Veneto. È festa grazie alla doppietta di Cester e a un gol di Zanus Battuta la Calidonense. Il tecnico Montemurro: «È stata una partita perfetta»
CRUCCU - FOTOPIRAN - CAMPOSAMPIERO - FESTEGGIAMMENTI FAVARO COPPA VENETO
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CAMPOSAMPIERO. La finale di Coppa Veneto è stata una partita d’Eccellenza in tutti i sensi per il Favaro. Per il passaggio diretto alla categoria superiore, garantito dalla conquista del trofeo. E per la netta vittoria ai danni dell’altra finalista, la Calidonense, con cui l’ha ottenuta, maturata già nel primo tempo. La prima vera azione è proprio dei biancoverdi con Zanus, che si aggiusta la palla e colpisce al volo, ma non inquadra la porta. Si rende pericoloso anche il compagno di squadra, Luca Cester, che non aggancia a due passi dal portiere. La risposta dei vicentini sta in un’iniziativa personale di Radojkovic, che avanza fino all’area piccola avversaria, ma viene ribattuto al momento del tiro. Al 24’ sono comunque i mestrini a passare in vantaggio con Luca Cester: smarcato in area, sfrutta un traversone su punizione e segna con una poderosa incornata.

La reazione della Calidonense è timida e fatta di pochi spunti isolati. Mentre nelle sue retrovie c’è un altro sussulto, per un pallone filtrato in area da una rimessa laterale. Altro cross su calcio piazzato, a girare in porta il suggerimento di Pensa è il solito Zanus di testa; nessun problema per Nardon. Tempo due minuti, tuttavia, e il Favaro raddoppia: tiro cross, svarione difensivo e Cester da due passi sigla la doppietta personale. E per poco Pensa non fa tris, con un diagonale rasoterra che lambisce il palo. Al rientro dagli spogliatoi è ancora Luca Cester a seminare il panico nella retroguardia vicentina, ma l’assist per l’accorrente Zanus viene neutralizzato all’ultimo. E occhio a Pensa, pronto ad approfittare di un pasticcio dei difensori e a far passare la palla sotto la pancia di Nardon; il portiere ha però i riflessi pronti e blocca. Replica Bergo con una bella conclusione al volo, su cui vola Bettin e salva in corner. Dall’altra parte è il solito Zanus a farsi vedere, con una botta da fuori. Riprova Bergo in area, il cross basso dopo il dribbling non trova i piedi dei compagni ma quelli dei rivali. I vicentini si mostrano adesso più convinti e creano maggiori occasioni, dopo aver alzato il baricentro grazie ai due nuovi innesti. Ma neppure il Favaro molla la presa, sfiorando il terzo gol prima con Cester e poi con una rovesciata di Vanin su azione da corner. Anche Bazzacco si rende pericoloso con un tiro-cross. Proprio dalla più classica delle ripartenze nasce il terzo gol, con un lancio per Cester che in prossimità dell’area piccola passa a Zanus: da due passi non può sbagliare e fissa il 3 a 0. Cercano gloria anche i neoentrati Teodoro con un bel tiro dal limite e Valier dai trenta metri. Ma il risultato non cambia, neppure nell’ampio recupero. E la gioia biancoverde, fin qui contenuta, può esplodere. «Una partita perfetta a livello tattico e un trofeo meritato», commenta il mister del Favaro, Giacinto Montemurro, «a maggior ragione perché non avevamo mai perso in coppa e molti ragazzi provengono dalla Prima Categoria».

Roberto Turetta

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