Eros ed Eleonora sposi tutto casa e motori oggi al Rally delle Dolomiti

Favaro. Il segreto di una relazione duratura? Le indicazioni di un rapporto di coppia consolidato? A volte può essere “centro, destra 6,” in situazioni di amministrazione ordinaria, ma molte volte anche “trenta sinistra 1”, quando la situazione precipita.

Semplice no? O almeno sembra esserlo per Eros Bonaventura ed Eleonora Rossi, marito e moglie di Favaro, 32 anni lui, mestrino, 33 lei, veneziana, pilota lui, navigatore lei, pronti ad affrontare il rally delle Dolomiti per cercare di portare a casa una vittoria nella loro categoria, dopo il secondo posto dello scorso anno. «La nostra storia alla guida di un’auto comincia nel 2016, quando ci siamo chiesti se avremmo mai e come potuto correre insieme», ricorda Eleonora, “magari in un rally. A dire il vero sarebbe iniziata anche prima ma nel frattempo è arrivata nostra figlia e abbiamo dovuto rinviare di un anno».

Una passione che unisce entrambi, i quali, dopo essersi conosciuti, scoprono che il rombo dei motori e la pista sono comuni denominatori. Eros un passato anche vincente nel kart, “per poi passare alla Formula Drive nel 2013 dove conosco Michele Moretto che con la sua Michael Racing adesso ci sta dando una grande mano per il Rally delle Dolomiti” ed Eleonora, che oltre che navigatrice, non disdegna anche la guida.

«In passato scendevo anche in pista. Volevo provare l’ebbrezza della velocità e allora con la mia auto, una Saxo 1400, quando avevo 20 anni partecipavo agli Speed Day all’autodromo di Monza, cosa che adesso non farei più, e questa voglia mi è rimasta. Così quando sono venuta a conoscenza del Progetto della Michael Racing “Destinazione pilota” ci ho provato, per giocare perché la cosa mi diverte sempre, e adesso partecipo con una Clio della scuderia di San Donà al Trofeo Clio. Un’opportunità di cui devo ringraziare Michele Moretto che è come un secondo padre per me».

Per ora però moglie e marito sono concentrati sull’imminente prova del Rally delle Dolomiti su cui Eleonora prova a fare una previsione. «Vorremmo arrivare primi nella nostra categoria, anche se importante per ora sarebbe non “rompere». «Viste alcune delle nostre ultime uscite in cui sono arrivati due ritiri, «le fa eco Eros, «l’importante sarebbe intanto arrivare. Ma se tutto va come deve andare, ce la possiamo giocare sino alla fine».

Magari per replicare le buone prestazioni e i tempi giunti anche al rally di Scorzé dove la coppia ha collezionato nella categoria di appartenenza un primo e un secondo posto. Sempre con auto “fatte in casa”. Come la Saxo pronta per l’impegno dolomitico. —

Alessandro Torre

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