Emma Schiavon e un battito d’ali

Non ancora 13enne, sua l’ultima tappa dell’Interregionale su pista  
JESOLO. Con gli orecchini a forma di ali come portafortuna, vola al traguardo come una farfalla la mezzofondista dodicenne jesolana Emma Schiavon. Nell’ultima tappa del Grand Prix corsa su pista, campionato interregionale vinto con un turno d’anticipo dall’Atletica Jesolo Turismo, la giovane podista di Passarella di Sotto è arrivata prima staccando di 9” il gruppo delle inseguitrici nella categoria Ragazze. E il giorno prima aveva stabilito il suo record personale nei 600 metri (1’46”5’) gareggiando per la rappresentativa di Venezia agli internazionali di Gemona del Friuli. In mezzo solo una dormita nella mattinata di domenica per fare riposare gambe, testa e scaricare la tensione. Poi di nuovo gli orecchini alati al loro posto e sotto il diluvio il trionfo nelle strade di Pordenone. E pensare che la dodicenne jesolana era reduce dalla tallonite peggiorata da una verruca al piede. «Non sentivo la pioggia che veniva giù» spiega Emma Schiavon «ero talmente concentrata sul percorso e a controllare i battiti cardiaci che non mi ero accorta che stava piovendo».Ha appena iniziato la terza media, compirà tredici anni il 9 novembre ed è già sulle tracce delle sorelle Luana e Francesca Zanusso, due campionesse cresciute atleticamente sotto gli insegnamenti del professor Valter Colbacchini. «Avevo iniziato con il nuoto e la danza ma non facevano per me. Mi è sempre piaciuto correre, fa parte della mia vita e mi fa stare bene. Da grande mi piacerebbe diventare professoressa di ginnastica, andrò al liceo linguistico perché le lingue straniere mi affascinano. Quando corro» conclude sorridendo la giovane Emma «mi piace pensare che sto imitando le gesta di Stefano Baldini, campione olimpionico di maratona ad Atene 2004 e dell’ulltramaratoneta Giorgio Calcaterra.


Thomas Maschietto




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