Basso porta l’Italia ai mondiali senza un grazie

BIBIONE. Grazie Laura Basso. È quello che dovrebbero pronunciare i vertici federali alla pistard del Cycling team Friuli di Udine che, con le sue prestazioni, ha permesso all’Italia di qualificarsi nella specialità dello scratch ai prossimi campionati mondiali in programma da fine febbraio a Cali, in Colombia. Laura, 29nne residente a Bibione, dove gestisce un’agenzia turistica, è giunta decima nella prova di Coppa del Mondo a Manchester e nona in quella di Guadalajara, meritando la sesta posizione nella classifica finale di specialità. Laura ha gareggiato in Coppa del Mondo con la maglia della sua società, facendo meglio delle azzurre più celebrate quali le ex campionesse del mondo Giorgia Bronzini e Annalisa Cucinotta. Dallo staff azzurro, tuttavia, non è arrivata nemmeno una telefonata. «Sono soddisfatta del vantaggio che ho procurato alla nazionale italiana, ma non è scontato che venga convocata io», riflette, «Lo spero, anzi, visto come è andata in Coppa del Mondo, lo pretenderemo proprio». Da oggi a sabato Laura è di scena alla Tre Sere di Berlino, dove disputerà la corsa a punti e l’eliminazione, con l’aggiunta domani del derny, specialità che in Italia è ancora tabù. E c’è un retroscena: i bagagli di Laura e Bressan, con bicicletta da pista e ruote di riserva, sono bloccati in qualche aeroporto in giro per il mondo. «Il guaio serio è che non sappiamo proprio dove sono», confessa Laura, «l’errore è stato rientrare in Italia facendo scalo negli Stati Uniti dove abbiamo subìto controlli per cinque ore, perdendo vari voli. Alla fine siamo riusciti a rincasare ma senza valigie e biciclette». La trasferta a Berlino l’ha salvata il compagno di squadra Alex Buttazzoni, che ha recuperato la seconda bici di Laura alloggiata al velodromo di Montichiari.
Giacinto Bevilacqua
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