Barreto, dieci minuti per risentirsi calciatore

Calcio serie D. Il brasiliano del Venezia non scendeva in campo da quasi un anno «Questa squadra è forte anche senza di me». Abbonamenti a quota 591
CRUCCO - DINO TOMMASELLA - VENEZIA VS. VIRTUS VERONA - ENTRATA IN AMPO DI BARRETO E SUE AZIONI
CRUCCO - DINO TOMMASELLA - VENEZIA VS. VIRTUS VERONA - ENTRATA IN AMPO DI BARRETO E SUE AZIONI

MESTRE. Una decina di minuti per risentirsi calciatore: pochi per chi ha calcato anche ei campi della serie A, sufficienti per chi, come PauloVitor Barrreto, non giocava una partita ufficiale da quasi un anno. Tre minuti, all’Olimpico di Roma contro la Lazio (1-2), quando Giampiero Ventura lo mandò in campo al posto di Quagliarella. Era il 26 ottobre, una vita per un calciatore. «Credevo di essere convocato per la partita con la Luparense», ha spiegato il trentenne attaccante di io de Janeiro, «invece Favaretto ha ritenuto di anticipare i tempi. Non sapevo se avrei giocato, in dieci minuti non riesci nemmeno a carburare, però è stato bello tornare in campo. Sono lontano da una condizione accettabile, ma questa la trovi solo giocando, non è sufficiente allenarsi. Mi serve anche tempo per conoscere meglio i compagni, comunque questa squadra è forte anche senza Barreto». E scherza: «Quasi quasi potevo stare anche a casa in famiglia. A parte le battute, la voglia è tanta, stare fuori a lungo non è semplice. Anche lo speaker aveva voglia di vedermi in campo visto che ha anticipato il mio ingresso».

Serviranno i gol e le invenzioni di Barreto. «Il Venezia ha le credenziali per disputare una grande stagione, ma bisogna giocare sempre con grande concentrazione, in serie D corrono tutti dal primo all’ultimo secondo, non fai in tempo a controllare il pallone e ti ritrovi già l’avversario alle costole».

Intanto, il primo passo è stato compiuto. Domenica il Venezia farà ritorno al Penzo, dopo le due partite in “esilio” a San Donà con Sacilese e Virtus Verona. «La squadra c’è, la società anche, abbiamo bisogno che tutte le componenti viaggino assieme, anche il pubblico», ha sottolineato il direttore sportivo Giorgio Perinetti, «mi auguro che aumenti con il passare delle settimane, come migliorerà la squadra e crescerà la società. A breve ci saranno novità anche a livello societario, ma già la consistenza della squadra allestita deve rassicurare i tifosi sulle persone che sono al timone di comando del Venezia». Joe Tacopina è ormai dietro alla porta, prima o poi arriverà anche a Mestre. Definita la buona uscita di circa 3 milioni con Joey Saputo e lasciata la presidenza del Bologna, l’avvocato di New York starebbe perfezionando tutta la parte burocratica per ufficializzare il suo ingresso nel Venezia Football Club (da definire il ruolo visto che la presidenza è ricoperta da James Daniels). Intanto gli abbonamenti stanno avvicinando quota seicento (591 ieri sera), alla ripresa tutti in campo al Taliercio, solo Calzi non ha partecipato alla partitella finale per precauzione. Ufficiale Enrico Cunico a San Martino di Lupari: l’ex tecnico del Venezia è da ieri il nuovo allenatore della Luparense, in arrivo domenica a Sant’Elena. L’ultima volta che ha messo piede al Penzo, Cunico si giocò contro il Treviso di Zanin la vittoria-sorpasso (1-1).

Michele Contessa

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