Zianigo, ufficio postale riaperto dopo un’odissea di quasi 7 mesi

Il sollievo dei residenti, soprattutto anziani, prima costretti a rivolgersi altrove E c’è chi arriva dai comuni vicini: «Qui mi trovo bene perchè non ci sono code» 



Dopo quasi sette mesi di lavori, gli abitanti di Zianigo possono finalmente festeggiare la riapertura delle Poste. L’ufficio di via Scortegara 164 ha riaperto i battenti alle 8.20 di ieri, e nel corso della mattinata è tornato ad animarsi del viavai di un tempo. La prima a dichiararsi soddisfatta è un’anziana, che affacciata al balcone del palazzo che ospita le Poste esulta: «Finalmente non dovrò più andare fino in centro a Mirano per riscuotere la pensione».

«La riapertura era doverosa», commenta un’altra donna, «a Zianigo c’è una grande comunità che va rispettata, anche se spesso viene dimenticata». Tornano alla normalità anche i dipendenti, dirottati altrove durante il periodo di chiusura dell’ufficio. Ad accorrere allo sportello non sono solo i residenti della frazione, ma anche abitanti di altri paesi del circondario, in fuga dalle lunghe code.

«Vivo a Spinea ma vengo qui da anni», spiega un uomo, «negli altri uffici c’è confusione, qui mi trovo bene perché sono bravi e veloci». Concorda il miranese Andrea Grazioso: «Alle Poste centrali c’è troppa gente ed è difficile trovare parcheggio. Qui c’è competenza e cortesia, è giusto che riaprano perché Zianigo è una frazione importante».

C’è anche chi non deve fare operazioni, ma saputo della riapertura è passato a dare il bentornato agli impiegati. D’altronde, nelle piccole realtà le Poste sono un punto di riferimento per i cittadini, non solo per il servizio, ma anche per incontrare un volto conosciuto con cui scambiare due parole.

I residenti possono quindi tirare un sospiro di sollievo, dopo lunghi mesi di lavori per ripristinare l’ufficio, sconquassato il 6 febbraio durante una tentata rapina al Postamat. Nella notte una banda di ladri aveva fatto saltare lo sportello automatico con dell’esplosivo, svegliando tutto il paese con un boato.

L’Atm aveva macchiato le banconote con inchiostro indelebile, lasciando i rapinatori a bocca asciutta, ma i danni all’edificio furono ingenti e obbligarono alla chiusura. La ristrutturazione è dunque andata per le lunghe, tra disagi e lamentele. Inoltre, le date inizialmente indicate per la riapertura sono state disattese, portando i cittadini sull’orlo dell’esasperazione.

A inizio agosto era intervenuta anche la sindaca Maria Rosa Pavanello, sollecitando Poste italiane ad accelerare i tempi. L’amministrazione aveva dato il compito di seguire la vicenda alla consigliera Amelia Rita Damato, che oggi esprime soddisfazione. «L’errore è stata la comunicazione: invece di fissare scadenze precise per poi posticiparle, sarebbe stato meglio far capire dall’inizio che la situazione era complessa e richiedeva tempi lunghi. Comunque sono felice che questa lunga storia si sia conclusa». E con lei tutta Zianigo, che può ora tornare alla normalità. —



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