Yacht abusivi a S.Elena altro sequestro a Trieste
sant’elena. Aveva iniziato a Sant’Elena a ospitare turisti a bordo del suo yacht, diventato in tutto e per tutto un «boat & breakfast» in piena regola pur senza i permessi necessari all’attività ricettiva. Salvo poi spostarsi a Trieste e continuare a ospitare a bordo clienti in vacanza. Per questo ieri i carabinieri del Nucleo Natanti di Venezia hanno sequestrato uno yacht di venti metri ormeggiato proprio nel capoluogo friulano. Anche in questo caso, dunque, le autorità hanno riscontrato come l’imbarcazione continuasse a svolgere attività ricettiva pur senza le autorizzazioni previste, commettendo diversi illeciti di carattere penale per le violazione alle norme a tutela delle zone sottoposte a vincoli storici, paesaggistici ed ambientali. Il titolare, inoltre, non aveva rispettato le norme in materia di smaltimento dei rifiuti. I carabinieri, infatti, hanno constatato come a bordo dell’imbarcazione salisssero regolarmente svariate persone, risultate poi essere clienti dell’imbarcazione. Dopo il sequestro, il gestoreè stato denunciato all’autorità giudiziaria competente.
La caccia allo yacht si è conclusa dopo una serie di indagini iniziate a Venezia a luglio che ha portato al sequestro di una decina di imbarcazioni all’interno della darsena «Marina di Sant’Elena». e indagini di luglio avevano dimostrato che all’interno della darsena di Sant’Elena, grazie ad un organizzato sistema di prenotazioni su piattaforme di booking on-line, i turisti venivano alloggiati a bordo delle imbarcazioni adattate a veri e propri alberghi-affittacamere.Tra i proprietari delle imbarcazioni finite sotto sequestro figuravano veneziani, trevigiani, bellunesi e vicentini. I gestori degli yacht, in aggiunta, permettevano inoltre ai clienti di utilizzare i servizi igienici di bordo scaricando le acque reflue direttamente in laguna, senza alcuna autorizzazione. —
E.P.
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