E’ morto il ristoratore Bisetto, anima dell’osteria Cuccagna di Mestre
È stato trovato improvvisamente senza vita sabato pomeriggio, nel suo appartamento. Comunità della ristorazione in lutto. L’ex socio: «Ho perso uno di quegli amici che la vitati regala»

«Oggi il mio cuore è colmo di dolore. Il mio caro amico Fabio se n’è andato. Con lui ho condiviso momenti veri, sorrisi sinceri e parole che non dimenticherò mai. Una persona buona, leale, discreta… uno di quegli amici rari che la vita ti regala. Non riesco ancora a crederci. Ti porterò sempre con me, Fabio. Che la terra ti sia lieve».
Sono le parole di Alam, che da lui ha imparato il mestiere e ha messo il cuore nell’attività che insieme hanno portato avanti, cifra dell’affetto e della stima per Fabio Bisetto, storico titolare dell’osteria Cuccagna di inizio via Manin a Mestre.
La notizia della sua morte, è arrivata come un fulmine a ciel sereno, che ha squarciato l’afa torrida del centro città sabato pomeriggio, quando il padre, Paolo, lo ha trovato senza vita, nel suo appartamento.
Gli amici lo avevano sentito fino al giorno prima, come facevano sempre. E adesso, non hanno più lacrime per piangere una perdita tanto improvvisa.
Sessant’anni a gennaio, una vita nel campo della ristorazione. Aveva gestito l’Ombra del Gabbiano in via Caneve, aperta il 31 ottobre 2001 con Federico Marzola e Silvia Zanetti, e successivamente aveva dato vita alla Cuccagna, che ha gestito dall’inizio del 2006 fino al 2019. Durante il periodo difficile del Covid ha condiviso la gestione con il socio e amico Alam Jayadul, la persona a cui ha insegnato i segreti del mestiere.
Nel 2023 la cessione proprio ad Alam. Ma nonostante questo, la sua era una presenza costante, alla Cuccagna. E chiunque pensi a lui ora, lo rivede seduto in un tavolino esterno del locale, con la tazzina del caffè appoggiata sulla tovaglia, e la sigaretta sempre accesa, a fare qualche battuta, scherzare con gli amici, dispensare consigli. Adesso i ristoratori del centro lo piangono, così come i clienti e gli amici che continuavano a frequentarlo e a frequentare la Cuccagna. «Mi ha insegnato tutto» racconta Alam, titolare della Cuccagna «sono cresciuto con lui, abbiamo vissuto degli anni bellissimi insieme, gli anni migliori fatti di fatica. Abbiamo superato il periodo del Covid. Buono, con la battuta sempre pronta, il sorriso sulle labbra».
«Era passato al ristorante a trovarmi giovedì» racconta Federico dell’Ombra del Gabbiano «abbiamo chiacchierato e scherzato perché ci piaceva stare assieme, come facevamo sempre. Per me era una presenza fissa, l’amico migliore che ci potesse essere, gli volevano bene tutti in famiglia e penso che lascerà un vuoto enorme in chi l’ha conosciuto». Professionale, tutto d’un pezzo: «Era un uomo con tanti pregi e molto da trasmettere».
A piangerlo Emilia Fornaroli, di Zooplanet, le pelletterie Zubiolo, ma anche Nudi&Crudi, la copisteria di Corrado Copy Right, i tantissimi che frequentava: negozianti, commercianti, titolari degli esercizi pubblici della città, che erano il suo mondo e anche la sua famiglia allargata. E in tantissimi postano foto, serate passate al locale, momenti in compagnia, spensierati.
Sul suo corpo verrà eseguita l’autopsia e una volta che ci sarà il nulla osta del magistrato di turno, saranno celebrati i funerali.
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