Wifi e certificati online semplificazione già di casa
di Mitia Chiarin
Non arriva impreparato il Comune di Venezia all'appuntamento con il decreto del governo Monti per la semplificazione che punta sul web per ridurre la burocrazia. Come spiega l'assessore all'informatizzazione Gianfranco Bettin, Ca’ Farsetti ha già pronti una serie di servizi, alcuni attivi da anni e forse ancora poco noti al grande pubblico, e nuove misure che si muovono in coerenza con il decreto legge sulle semplificazioni. «Non arriviamo impreparati e questo è importante», spiega Bettin. «Attendiamo di leggere nei dettagli le nuove misure per capire come intervenire» precisa dalla direzione generale del Comune, Marco Agostini.
Ma ci sono misure già pensate dal Comune, prima del varo della misura, e sono sintetizzabili in tre punti. Primo, favorire l'accesso ad internet in grandi spazi pubblici collettivi. Da questo mese, per esempio, il wifi utilizzabile iscrivendosi al sito della cittadinanza digitale, è presente anche al centro culturale Candiani. Secondo, sviluppare il cloud computing, ovvero l'accesso ai servizi in rete senza dotarsi in proprio di server e database. E soprattutto l'effettuare in via telematica le comunicazioni con l'amministrazione comunale. Diffusione ulteriore della banda larga (uno dei temi su cui punta per esempio il Vega-Parco scientifico e tecnologico con il direttore generale Michele Vianello) e nuovi servizi per cittadini e turisti sono gli impegni attuali di Comune e Venis. Il Comune ha già realizzato un portale dei servizi (accessibile dal sito della rete civica www.comune.venezia.it) e per l'Anagrafe ci sono servizi di interconnessione tra diverse amministrazioni pubbliche. Già oggi attraverso il portale i cittadini residenti possono presentare la dichiarazione di cambio di abitazione all'interno del Comune, per sé e per i propri familiari. Il Protocollo è stato informatizzato e collegato alla posta elettronica certificata ed oggi per esempio all’Edilizia privata gran parte delle pratiche vengono archiviate non su cartaceo ma utilizzando internet. Da nove anni sono attivi i pagamenti elettronici per contravvenzioni, tributi, canoni comunali, matrimoni e oneri edilizi. E sono stati aperti appositi sportelli telematici per i settori Edilizia, commercio e trasportatori. E ci sono poi i servizi informativi di pubblica utilità, gli sms per le maree, le informazioni sugli scuola bus e il Favaro informa. Pochissimi utilizzano un servizio utile come il Telepago, per pagare la sosta sulle strisce blu con uno squillo del cellulare. I dati dimostrano che c'è ancora lavoro da fare, ma non si parte dal nulla e vista l'arretratezza nazionale significa che si può solo fare meglio.
Enti esterni, come Asl, forze di polizia, Equitalia, Corte d'Appello hanno richiesto nel 2011 quasi 450 mila visure anagrafiche. Per i settori commercio ed edilizia le pratiche compilate online lo scorso anno sono state quasi 19.500 e di queste 1.418 sono state trasmesse telematicamente. 397 le autocertificazioni Ici presentate via internet.
Tre invece i cambi di abitazione dal 23 gennaio di quest'anno quando è partito il servizio online di raccolta delle dichiarazioni. E ancora sul portale dell'e-governement comunale sono state nel 2011 3.682 le operazioni di pagamento di tasse, multe o tributi per un introito di 384 mila euro. Si aggiungono altri servizi: 107 i contrassegni per il trasporto acqueo, circa 900 mila i messaggini di allertamento e informazioni via sms ai cittadini iscritti al sito comunale. Per i turisti si sono contate su Venice connected circa 120 mila transazioni, con 155 mila tra biglietti, ingressi, servizi wifi e un valore delle transazioni di 4 milioni di euro, spiegano da Venis che ci ha fornito i dati. In città attualmente sono circa 32 mila i cittadini digitali (in possesso di un accesso alla rete Wifi comunale attiva in centro storico e in alcuni punti della terraferma) e altri 8 mila sono invece gli iscritti non residenti, studenti e lavoratori in particolare.
All'Edilizia privata oggi un semplice sms informa l'architetto o il professionista incaricato quando il dirigente firma un permesso a costruire. Il messaggino parte non appena l'atto viene protocollato. E si fa largo uso della posta certificato e del protocollo elettronico per ricevere le pratiche e le varie richieste, dalle Dia alle Scia. Alla diffusione di questi servizi hanno collaborato anche gli ordini professionali di architetti e ingegneri, che stanno collaborando da oltre due anni con l'amministrazione comunale e gli uffici dell'Urbanistica.
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