Referendum, mille in piazza Ferretto con Landini e Ranucci

A Mestre per condividere la chiamata al voto dell’8 e 9 giugno. Sul palco il segretario generale della Cgil e il conduttore di Report

Camilla Gargioni
Landini e Ranucci sul palco (foto Lorenzo Pòrcile)
Landini e Ranucci sul palco (foto Lorenzo Pòrcile)

Un migliaio di persone si sono radunate in piazza Ferretto a Mestre, per condividere la chiamata al voto al referendum dell’8 e 9 giugno. Sul palco, promosso dalla Cgil, c’è il segretario generale Maurizio Landini, insieme al volto di Report, la trasmissione Rai, Sigfrido Ranucci.

Diritti, libertà di informazione, lavoro stabile: sono i punti cardine su cui ruota il dibattito, tra gli applausi dei presenti. Il primo a prendere il microfono è Daniele Giordano, segretario della Cgil Venezia. «I temi scaturiscono dal volume di Ranucci, “La scelta”. Perché è il momento per il nostro paese di cambiare», dice Giordano, «ma lo è anche per Venezia. In questo momento è importante dare una scelta. Questa piazza straordinaria è la risposta più bella a chi si è permesso di definire Report “lo schifo dell’Italia”, quando lo schifo è la corruzione che è ermesa da chi quella frase l’ha pronunciata, il sindaco Luigi Brugnaro».

Non solo referendum: lungo il dialogo si ripercorrono le principali inchieste raccolte nel volume di Ranucci. «Di fronte alla libera all’informazione libera, la reazione è occultare», sottolinea Ranucci, «e senza la libertà di informazione, la democrazia è messa in discussione».
Landini, dalla sua, sprona al voto al referendum. «La democrazia nel nostro Paese non è in una fase normale», afferma, «perché se metà delle persone non va a votare, significa che metà di questo paese non si sente rappresentata da nessuno. Diciamo a tutti di andare a votare l’8 e il 9: raggiungere il quorum sarebbe un messaggio chiaro al Parlamento».

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