Vivere con la pioggia in casa L'acqua filtra dal lampadario

L’alloggio della famiglia Lazzarini a Favaro con le macchie di umido sul soffitto A sinistra le palazzine di via Monte Prabello
FAVARO.
Da giorni costretti a vivere raccogliendo secchi di acqua che penetra dal soffitto e dai lampadari. Siamo al civico 19 di via Monte Prabello a Favaro, in un condominio dell'Ater che avrebbe bisogno di essere rimesso in sesto. Giorgio Lazzarini, 73 anni, abita con la moglie di 58. «Qualche settimana fa - racconta - con l'ultimo acquazzone, erano volati via i coppi dal tetto, abbiamo chiamato i vigili del fuoco. L'acqua entrava in casa dai lampadari del bagno e della cucina. Avevo prestato ai pompieri la mia giacca a vento perché coprissero la falla».
L'uomo ha contattato più volte l'Ater, senza però ottenere alcun successo né risultato. E così al temporale successivo, la situazione si è aggravata ancora di più, fino a diventare insostenibile. Tanto che ieri in casa c'erano ben cinque secchi per la raccolta dell'acqua, che filtrava dal soffitto, scendendo lungo le pareti. In soggiorno, in cucina, in bagno e in camera da letto. «La notte - spiega - dormo in divano perché l'umido mi fa male visto che ho problemi di cuore. Non appena si accende il riscaldamento, si forma la muffa su tutte le pareti per effetto del bagnato, senza contare l'ambiente poco sano. Qui non possiamo più stare, continuiamo a chiamare gli uffici per chiedere un intervento, ma evidentemente ci prendono in giro. È da due mesi che devono arrivare, ma finora non lui abbiamo visti». Prosegue: «Fossi moroso, ma pago regolarmente l'affitto, pure in anticipo e questo è il trattamento». Tra l'altro, non stiamo parlando di due gocce, ma di secchi e secchi d'acqua, con i pericoli del caso. Per il timore di un cortocircuito, infatti, Lazzarini non accende la luce, né quella del bagno né quella della cucina, per evitare di esporsi a pericoli. Ieri ha passato il pomeriggio a pulire per terra, raccogliere acqua, mettere in salvo oggetti e cercare di tenersi al caldo. Il condominio è formato da una sessantina di appartamenti dove risiedono altrettante famiglie. Nei giorni scorsi la commissione Patrimonio si era recata in visita al condominio Ater di via Triestina 68, altro stabile vecchio e bisognoso di essere rimesso in sesto, specialmente la parte esposta a Nord, che risente maggiormente dell'umidità. È l'ennesimo problema che riguarda gli alloggi Ater, dove umidità e muffa invadono gli appartamenti creando seri problemi di salute ai residenti.
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