Violenza sessuale, assolto capitano dei carabinieri

La donna l’aveva accusato di aver subìto un rapporto brutale, era stata denunciata per calunnia dal militare e anche lei è stata assolta: due sentenze che si scontrano

Il capitano dei carabinieri Claudio Martino - ex comandante della compagnia di Mestre - non ha abusato sessualmente della donna che lo ha denunciato per violenza sessuale, dichiarando di essere stata costretta a subire un rapporto plurimo e violento. Non così per il Tribunale di Tribunale di Venezia: «Assolto perché il fatto non sussiste», ha letto ieri sera la presidente del collegio Irene Casol, al termine di due ore di camera di consiglio.

A chiedere il proscioglimento dell’imputato da ogni accusa è stato lo stesso pubblico ministero - il procuratore aggiunto Carlo Nordio - al termine di quella che più che una requisitoria è stata un’arringa difensiva. «Mi rifiuto di credere che una donna che abbia subito una violenza così brutale, poi torni dall’uomo che l’ha violentata, gli invii fino a 450 messaggi in un mese, avendo con lui altri rapporti sessuali, come testimonia un video di data certamente successiva», ha detto Nordio. «Certo, in un rapporto che inizia consensualmente una persona ha sempre diritto a recedere in qualsiasi momento, ma in casi come questi, a forte componente edonistica ed esasperata, è difficile percepire il recesso dell’altro. Comprendo il dolore di questa donna che era innamorata e voleva riconquistare l’uomo e non c’è riuscita, ma il suo consenso era incondizionato».

«Ma il pm Nordio non legge i giornali?», ha replicato l’avvocata di parte civile Aurora d’Agostino, «ha presente le donne pestate per anni che tornano dal loro massacratore? Sono storie stranote e studiate: ci sono donne che hanno difficoltà di ritirarsi da rapporti abusanti: anche se la donna accetta un rapporto violento e doloroso, non vuol dire che non ci sia abuso. Quando è uscita dalla casa del capitano - dov’era andata per recuperare alcune sue cose - l’amica con la quale aveva appuntamento l’ha trovata farfugliante, stravolta, ha dovuto convincerla per andare in ospedale. La denuncia è arrivata tardi? Accade spesso: le donne che subiscono violenza sono in una condizione particolare, non ci sono testimoni, la tua vita viene messa in piazza con particolari intimi, per di più si trattava di denunciare un capitano dei carabinieri».

I gusti sessuali dell’ex capitano erano forti e autoritari - con riprese video e foto delle sue amanti - ma per il Tribunale di Venezia non c’è stata alcuna violenza: la donna era consenziente. Una sentenza opposta rispetto all’assoluzione - sempre in primo grado - della stessa donna, denunciata dal militare per calunnia. Per il Tribunale l’ex capitano non ha violentato la sua accusatrice e per un altro giudice lei non ha denunciato il falso: sia la Procura (lo stesso Nordio) che l’avvocato difensore del capitano Martino, Federica Bertocco, hanno impugnato in appello l’assoluzione della donna per calunnia. (r.d.r.)

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