Hotel Des Bains al Lido, accordo fatto: piano di rilancio da 150 milioni
Dopo anni di stallo, Coima annuncia l’accordo con il ceto bancario per il rilancio del Des Bains al Lido di Venezia. In arrivo un piano da 150 milioni per riqualificare hotel, parco e spiaggia

«Raggiunto l’accordo con il ceto bancario». Bastano queste poche parole, pronunciate ieri a Milano da Manfredi Catella a margine della presentazione dei risultati di Coima, a riaccendere la speranza sul futuro del Des Bains.
Bocche cucite, almeno per il momento, da parte della società di gestione guidata da Catella stesso che amministra da diversi anni il fondo immobiliare che possiede il Des Bains e che ha già venduto il gemello Excelsior.
Ma mai come in questo momento il silenzio e l’immobilismo che da anni aleggiano intorno allo storico hotel lidense, chiuso dal 2009, sembrano essere vicini alla fine. Queste le parole pronunciate ieri da Catella a Milano a proposito del Des Bains: «È una posizione da un punto di vista finanziario storica, che si porta dietro un indebitamento eccessivo e in quella forma l’operazione non è sostenibile da un punto di vista finanziario. A breve, la prossima settimana, pubblicheremo la soluzione.
È stato raggiunto l’accordo con il ceto bancario». Un messaggio che lascia poco spazio all’interpretazione. E che lascia presagire, a stretto giro, la tanto attesa svolta. Fino a questo momento, il blocco della situazione ha visto da una parte Coima, la società milanese di gestione guidata dal milanese Manfredi Catella che amministra da diversi anni il fondo immobiliare che possiede il Des Bains; e dall’altra le banche che sono tra i principali azionisti del Fondo, a cominciare da Unicredit e Intesa San Paolo.
Da oltre due anni si discute inutilmente dell’offerta di ricapitalizzazione vincolante finalizzata alla riqualificazione del Des Bains unitamente al parco, alle ville e alle attrezzature a mare presentata da Catella ai quotisti. Un piano finanziario da 150 milioni euro dove c’è dentro tutto: i debiti, ma anche il restauro e la ristrutturazione completa dell’albergo con il suo riallestimento interno, la sistemazione del parco ormai abbandonato a se stesso e anche quello della spiaggia del Des Bains con il suo stabilimento, dove pure è partito un primo intervento di riqualificazione con un nuovo gestore.
Coima non ha mai nascosto l’intenzione di investire cifre vicine ai 70 milioni di euro, mentre i restanti 80 dovrebbero arrivare appunto dalle banche socie del fondo immobiliare alberghiero. Il Des Bains rinnovato verrebbe poi affidato a un gestore che Coima potrebbe aver già individuato. Ma il piano di valorizzazione è fermo in realtà da tempo, troppo tempo, perché le banche che sul Des Bains hanno già perso parecchio, vorrebbero guadagnare qualcosa e non investire ancora. Ma con i debiti accumulati dal prestigioso albergo – circa 40 milioni di euro – sembra impossibile in questo momento trovare un investitore esterno disposto a scommettere. Di qui lo stallo prolungato e la mancanza di prospettive.
Puntuale, ogni anno il dibattito intorno al Des Bains si riaccende in occasione della Mostra del Cinema. Ritorno d’immagine per la città, aumento dell’offerta di posti letto nell’isola, riqualificazione di un immobile storico abbandonato da troppo tempo al degrado. Non si contano i vantaggi che deriverebbero dal recupero dello storico hotel liberty.
Negli ultimi anni, gli appelli da parte delle associazioni lidensi, del mondo della politica locale e degli albergatori veneziani si sono sprecati. Bisognerà attendere per capire se gli appelli potranno essere ascoltati. E per capire se il Lido potrà nuovamente contare sul celebre Des Bains.
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