Violazioni ambientali: nuovo sequestro al parco San Giuliano di Mestre
I sequestri si inseriscono nell'ambito dell'indagine sulle già rilevate violazioni ambientali connesse alla realizzazione delle opere pubbliche a servizio delle grandi manifestazioni all'interno del Parco San Giuliano del comune di Venezia

MESTRE. Nuovo sequestro nell'area del Parco San Giuliano a Mestre. Nonostante la pioggia i Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Mestre e del locale Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri, nell'ambito dell'indagine sulle già rilevate violazioni ambientali connesse alla realizzazione delle opere pubbliche a servizio delle grandi manifestazioni all'interno del Parco San Giuliano del comune di Venezia, hanno proceduto ad operare il sequestro preventivo disposto dal G.I.P. di Venezia Dr.ssa Barbara LANCIERI, per violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, sull'area del medesimo Parco interessata dal predetto progetto edilizio, in patte realizzato ed in parte in corso di realizzazione, posto in opera in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica.
In particolare si tratta della realizzazione, tra l'altro, di ingressi per il pubblico, di una piazzola in cemento ove installare strutture al servizio delle grandi manifestazioni (normalmente utilizzata come campi per il gioco del basket e della pallavolo), di servizi igienici e di un ponte funzionale al collegamento della zona del "tamburello '
Le opere, realizzate su di un'area del Parco soggetta a vincolo paesaggistico, venivano realizzate non solo in assenza della necessaria autorizzazione, ma anche in difformità al parere che la Soprintendenza rilasciava fomendo delle prescrizioni per l'esecuzione dei lavori.
I militari dei Carabinieri Forestale hanno inoltre proceduto alla contestazione delle ipotesi di reato previste dal Testo Unico Edilizia a carico dei Direttori dei Lavori che si sono succeduti nel tempo, del Responsabile Unico del Procedimento e del legale rappresentante della società esecutrice dei lavori.
La vicenda riguarda i cantieri per attrezzare il parco per gli eventi del festival home Treviso era migrato a Mestre con una edizione nel 2019 non fortunata e contrassegnata anche da un fuggi-fuggi di artisti in cartellone.
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