Via Scaltenigo pericolosa È polemica sui lavori rinviati

MIRANO. Elena Favaretto stava tornando a casa dopo aver passato una domenica con il nipotino, di appena due anni, quando ha trovato la morte nella prima curva insidiosa di via Scaltenigo. La donna,...

MIRANO. Elena Favaretto stava tornando a casa dopo aver passato una domenica con il nipotino, di appena due anni, quando ha trovato la morte nella prima curva insidiosa di via Scaltenigo. La donna, 60 anni, cuoca alla Pam da poco tempo in pensione, adorava quel piccolo, a cui dedicava tempo e attenzioni come solo i nonni sanno fare.

Domenica pomeriggio era stata di nuovo a casa della figlia Barbara, a giocare con il piccolino e stava rincasando per cena. Poco dopo le 20 il tragico schianto sulla via del ritorno, mentre percorreva una via Scaltenigo scivolosa per la pioggia, per tornare nel suo appartamento di Ballò. Ora i famigliari attendono gli esiti dell’autopsia per poter dare l’ultimo saluto alla nonna d’oro. La figlia Barbara, in queste ore, non sa darsi pace. Anche l’ex marito, l’ex consigliere comunale di Spinea Giorgio Conte, con cui era rimasta in ottimi rapporti, parla di una donna dal cuore grande, che stravedeva per quel nipotino, a cui dedicava ormai gran parte del suo tempo, dopo la pensione. La data dei funerali si conoscerà solo dopo il nulla osta del magistrato.

Intanto sale la polemica per la pericolosità di via Scaltenigo, per cui a Mirano, ma soprattutto nell’omonima frazione, si chiede da tempo la messa in sicurezza con la realizzazione della ciclabile. Forse la pista non avrebbe evitato la tragedia, è anche vero però che i cantieri a lungo attesi, promessi, ma mai arrivati, avrebbero consentito anche di calibrare meglio la strada, mettendola in sicurezza soprattutto in corrispondenza delle quattro o cinque temibili curve che portano da Mirano a Scaltenigo. Elena Favaretto percorreva quella strada quasi tutti i giorni: a Mirano aveva vita sociale, amici, famiglia e soprattutto lui, piccolo e inconsapevole, che da domenica sera attende il ritorno di quella nonna meravigliosa che non c’è più.

Filippo De Gaspari

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