Via Levantina apre le porte: 67 arrivi
Il sindaco Calzavara rassicura: «Ma entro martedì se ne andranno»

L’ingresso della Croce Rossa
JESOLO.
Sono arrivati in serata con dei pullman da Genova. Sono 67 profughi provenienti dall'Africa sub sahariana e che ora sono ospiti del centro della Croce Rossa Italiana di via Levantina. Sono i nuovi arrivi nel Veneziano dei richiedenti asilo sbarcati a Lampedusa nei giorni scorsi e portati fino a Genova con una nave. Un altro traghetto con profughi provenienti dalla Sicilia attraccherà oggi ancora a Genova. Non è escluso che altri disperati saranno destinati alla nostra regione e di conseguenza è possibile che siano, in parte, portati in piccole e grandi strutture della nostra provincia. Stando a quanto riferisce il sindaco Francesco Calzavara. che ha rassicurato i suoi concittadini e gli operatori turistici, queste persone resteranno a Jesolo fino a martedì. Giornata convulsa, come del resto quelle fin qui vissute sul fronte dei profughi, quella di ieri. Iniziata con la notizia, poi smentita, che ben 200 profughi sarebbero stati portati al centro Cif di Bibione. Notizia che gira velocemente e che crea allarme sia tra chi gestisce quella sede, sia tra gli operatori turistici del litorale. Telefonate e contro telefonate, tra Regione, Protezione Civile, Caritas e Prefettura. E le domande sono sempre le stesse: quanti sono? Dove li mettiamo? E chi li ospita? Sta di fatto che alla fine l'arcano viene svelato. Un monitoraggio compiuto dalla Protezione Civile per la verifica dei posti ancora disponibili è stato scambiato per l'ennesima richiesta di disponibilità. Comunque sia i pullman della Protezione Civile arrivano in Veneto intorno alle 18. A bordo 110 profughi e richiedenti asilo politico. Si tratta in gran parte di famiglie con minori. Il target è lo stesso dei profughi arrivati due giorni fa e ospitati nel centro Regina Mundi di Cavallino. Mentre 67 sono stati dirottati a Jesolo i restanti 43 vengono portati a Rovigo dove poi sono stati sistemati in diverse strutture. La polizia sia a Jesolo che a Rovigo ha provveduto poi all'identificazione e al fotosegnalamento. Inoltre sono stati sottoposti a visite mediche. Anche ieri la Prefettura di Venezia ha garantito agli amministratori locali del litorale che la presenza di questi profughi è temporanea, almeno con questi numeri. Già martedì, dicono a Ca' Corner, i profughi saranno distribuiti in strutture di altre provincie. Ma non va escluso che il centro Cri di Jesolo, ma pure quello di altri enti, possa essere utilizzato, periodicamente per organizzare lo smistamento nel momento in cui le varie piccole strutture sparse in Veneto non sono immediatamente pronte per l'ospitalità.
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