Ventenne picchiato in piazza Mazzini «Mi hanno preso a pugni senza motivo»

Ha urtato un ragazzo in un locale, all’uscita un colpo al viso che gli ha fatto perdere i sensi. Polemiche sulla sicurezza
Giovanni Cagnassi

JESOLO

Picchiato in piazza Mazzini, sviene e si riprende: «Mi hanno preso a pugni senza motivo». Il 20enne Giulio Polegato di Valdobbiadene venerdì notte si trovava in piazza Mazzini. Ha trascorso la nottata in un locale dove inavvertitamente ha urtato un coetaneo visibilmente alterato. Sembrava uno scontro da nulla, seguito da uno scambio di parole apparentemente innocue.

«Non credevo sarebbe andata a finire così», racconta con il volto tumefatto «ho salutato un amico vicino al quale c’erano altri ragazzi che non conoscevo. Con il braccio ne ho colpito uno per sbaglio, questi ha reagito in modo strano, credevo stesse scherzando. Gli ho anche detto che se voleva fare a botte doveva almeno togliere gli occhiali. Ho visto che era alterato, ma ho lasciato subito stare. Poco più tardi, quando sono uscito lungo l’accesso al mare di piazza Mazzini me lo sono trovato davanti e mi ha sferrato un pugno. Ho perso i sensi e mi sono svegliato 5 minuti dopo con gli amici attorno, il labbro che sanguinava, lo zigomo dolorante. Mi chiedo come possa aver fatto questo, perché nella calca di un locale l’ho urtato per distrazione. Basta poco davvero. Mi hanno medicato al labbro con dei cerotti al posto dei punti per la sutura. Mi si è gonfiato il viso. Tutto in una serata che doveva essere di solo divertimento».

In piazza Mazzini, solito caos di giovani fino a notte fonda, con il corollario di proteste degli operatori turistici della zona. Il consigliere comunale Venerino Santin, albergatore, continua a denunciare una situazione allo sbando, liti e risse anche tra extracomunitari, una nelle notti scorse sulla spiaggia tra piazza Mazzini e Aurora.

Il sindaco, Valerio Zoggia, in accordo col Prefetto, ha stabilito flussi contingentati in piazza Mazzini, con senso unico solo verso la spiaggia da via Nievo per limitare la calca, gli assembramenti e potenziali situazioni di violenza. E ha già invitato a non alzare i toni della polemica su risse e violenze. Ieri sera sono arrivati rinforzi della polizia di Stato con i reparti di Padova, stasera si avvicenderanno i carabinieri con opportuni rinforzi. «Abbiamo fatto di tutto in questo periodo» spiega «modificando anche la passeggiata in piazza Mazzini con ingresso in unico senso dal lido, le forze di polizia ci sono e anche gli steward per controllo e informazione ai turisti. Per il resto, siamo una città da 500 mila persone in questo periodo e possono esserci degli episodi fuori controllo. Noi abbiamo predisposto tutto e i risultati ci sono stati» .

Il delegato al turismo di Confapi, Roberto Dal Cin è perplesso davanti all’episodio di violenza che ha coinvolto il giovane trevigiano: «Non è tollerabile che un ragazzo di 20 anni venga a Jesolo e torni a casa con il volto tumefatto e i cerotti di sutura. Non è questa la città che vogliamo. E di questi episodi ce ne sono continuamente. Noi chiediamo oltre alle forze di polizia più personale sanitario e dei servizi sociali, servono psicologi da strada per questi giovani che hanno perso la bussola. Bene i progetti dell’Usl 4, come Off Limits, dobbiamo prevenire e curare prima che reprimere». —



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