Comune di Venezia parte civile nell’udienza Palude. L’incarico al super avvocato Manes

Il penalista ha difeso il generale Mori e Cappato, stanziati 139 mila euro. Ca’ Farsetti potrebbe trovarsi contro il sindaco Brugnaro

Roberta De Rossi
Il sindaco Luigi Brugnaro
Il sindaco Luigi Brugnaro

Sarà il professor Vittorio Manes - uno dei nomi più noti dell’avvocatura penale italiana - a rappresentare il Comune di Venezia come parte civile nel procedimento “Palude”, che tra i 34 indagati per i quali la Procura di Venezia è pronta a chiedere il rinvio a giudizio , vede chiamati a difendersi - per (presunto) concorso in corruzione - anche il sindaco Luigi Brugnaro, il direttore generale e capo di gabinetto Morris Ceron e il vice capo di gabinetto del sindaco, Derek Donadini (che si sono sempre dichiarati estranei alle accuse), nonché l’ex assessore Renato Boraso.

Nell’atto con il quale i pubblici ministeri Federica Baccaglini e Roberto Terzo hanno chiesto il rinvio a giudizio degli imputati, hanno infatti individuato - tra gli altri - anche il Comune di Venezia come “persona offesa e danneggiata”.

Così, già a giugno la giunta - assente il sindaco Brugnaro e l’assessore Simone Venturini - ha approvato la delibera di costituzione di parte civile «così da poter ottenere, ove venga accertata la penale responsabilità degli imputati, il risarcimento del danno ex art. 2043 e 2059 del codice civile, in quanto ente pubblico territoriale che rappresenta la comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo».

Aggiungendo come «appaia opportuno che l’incarico sia affidato a un legale del libero foro, vista la particolare rilevanza e complessità del giudizio, nonché la fattispecie del reato contestate (....) e la sussistenza di una situazione di potenziale conflitto di interessi del sindaco», per la nomina è stato scelto uno dei più noti penalisti italiani: l’avvocato Vittorio Manes.

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L'ex assessore del Comune di Venezia Renato Boraso

L’udienza

Stanziato un compenso di 139 mila euro, per un anno di incarico, a partire dall’8 luglio. L’udienza avrà inizio l’11 dicembre, con la giudice Carlotta Franceschetti, chiamata a decidere se e chi rinviare a giudizio.

Professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna, come avvocato Manes ha difeso (tra i tanti) il generale Mori e il colonnello De Donno davanti alla Corte di Cassazione, nel processo sulla cosiddetta Trattativa Stato-Mafia; l'ex sindaco di Bibbiano Andrea Carletti; Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni, nella vicenda del suicidio assistito di Dj Fabo; Nicola Riva ex proprietario dell’Ilva di Taranto.

Alcuni difensori dei 34 indagati hanno manifestato il loro plauso per la nomina di un collega così preparato, seppur di controparte.

Nell’udienza chiamata invece, il 9 settembre, a decidere sul patteggiamento dell’ex assessore Boraso per 12 capi di imputazione di corruzione (potrà patteggiare se sarà riuscito a trovare gli oltre 300 mila euro concordati con la Procura, insieme a una pena a 3 anni e 10 mesi di reclusione), a rappresentare il Comune come parte civile sarà invece l’avvocato Umberto Coli, del Foro di Venezia.

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