Venezia, imbrattate le ancorette porta fortuna di San Canzian
La tradizione vuole portino fortuna se le si tocca. Operai già al lavoro per ripulire la facciata del palazzo nel sestiere Canareggio appena restaurato con il bonus facciate

Il palazzo era perfetto, gli operai avevano ultimato da poco i lavori per cui era stato utilizzato il bonus facciate quando, a San Canzian, nel sestiere di Cannaregio, sono arrivati i writers.
Così, una notte, con tanto di bomboletta spray viola sono state imbrattate le ancorette portafortuna, quelle che per scaramanzia si toccano quando si passa sul ponte perché, da leggenda, si dice portino fortuna proprio per il fatto che se le si tocca vuol dire che si è ancora in vita e non è ancora arrivato il momento di essere "traghettati" verso l'isola di San Michele o di essere squartati ed esposti ai passanti. Infatti, in passato erano esattamente i ganci su cui venivano appesi i due quarti del corpo degli "squartai", cioè le persone condannate a essere tagliate in quattro parti come punizione per i loro crimini e messe sotto gli occhi di tutti.
«Una cosa incivile», commenta Nicolò Guerra, il digital creator parte del duo Niko e Teo, con il suo compagno Matteo Ogniben, impegnati entrambi a raccontare la venezianità sui social.
Qualche sera fa, di ritorno verso casa, i due si sono accorti delle scritte e hanno condiviso con i followers il proprio sgomento.
«Anche se non è un monumento, è un simbolo della nostra tradizione. A Venezia il problema del turismo non è solo legato alla quantità, ma anche alla qualità e questo è uno dei tanti esempi», prosegue Guerra.
Il significato delle scritte
Le scritte non sono altro che un tag, ovvero una parola che può rimandare, sempre sui social, a profili di artisti che cercano visibilità. In questo caso, le lettere recitano “Fumos atm”, scritta che, tra l’altro, è comparsa anche in altre parti della città.

Venerdì 14 giugno mattina, la ditta Unisve, che si era occupata dei lavori al palazzo, è stata richiamata dai proprietari per ripulire la facciata dalle scritte.
«Un lavoro che richiederà tutta la giornata», spiega un dipendente al lavoro, impegnato nelle spennellate.
«Sto applicando un solvente per vernice, poi uno strato di acetone. Sicuramente serviranno più interventi e bisognerà camuffare il colore con delle velature», spiega, aggiungendo che di certo il lavoro è reso più complicato dal fatto che lo spray usato sia scuro ma anche dalla posizione, a ridosso del canale.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia