All’ospedale di Dolo inaugurato il nuovo reparto di Rianimazione
Nove posti letto, investimento da oltre 12 milioni di euro per il reparto diretto dalla primaria Lorella Altafini. Il taglio del nastro martedì 29 luglio con il presidente Zaia. Ora i lavori per il Blocco operatorio

Da martedì 29 luglio Dolo ha una nuova Rianimazione. Nove posti letto e duemila metri quadri per un investimento di oltre 12 milioni di euro, di cui 9 garantiti dalla Regione e 3 dall’azienda sanitaria.
In questi giorni la primaria Lorella Altafini e i suoi 16 medici di anestesia e rianimazione si trasferiranno dal vecchio reparto, presente tra i due blocchi operatori, al neonato Blocco est.
La nuova Terapia intensiva occupa ora l’intero secondo piano del nuovo edificio, lo stesso che ospita al piano terra il recente Pronto soccorso, inaugurato nell’estate del 2022. Ed è sempre lo stesso edificio che vedrà al terzo piano la futura Piastra operatoria.

Come primo stralcio era stato costruito proprio il Pronto Soccorso; di seguito il cantiere ha realizzato, sovrapponendoli, tre ulteriori piani: al primo il vano tecnico, al secondo la Rianimazione e al terzo la Piastra.
I lavori per la Terapia intensiva, supervisionati dal direttore dell’Ufficio Tecnico dell’Ulss 3 Peter Francis Casagrande, erano iniziati il 20 giugno 2022 e si erano conclusi il 7 ottobre 2024. Poi è cominciata la fase di fornitura strumentale del Reparto, conclusasi pochi giorni fa. Ne sono nate sette postazioni letto attrezzate all’interno di un vasto open space, isolabili se necessario, e altri due posti attrezzati in vani appositamente isolati. Più studi, sala d’accoglienza dei familiari e ambulatori, per un totale di 2,350 metri quadrati e un costo preciso di 12.299.307,95 euro.
L’intervento si inserisce all’interno del Piano regionale di riorganizzazione per la gestione delle emergenze pandemiche che ha l’obiettivo di incrementare le attività in regime di ricovero di terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure.
«Questa nuova area si inserisce nel più ampio Piano regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid, reso possibile grazie al Decreto rilancio e alla visione di lungo periodo della Regione», dice il governatore del Veneto Luca Zaia -. Con questo intervento, i posti letto di terapia intensiva in Veneto salgono a quota 840. Ed è un investimento che potenzia la Sanità pubblica veneta e garantisce ai cittadini cura, sicurezza e tempestività anche nelle situazioni più critiche. Qualcuno aveva sospettato addirittura un declassamento di questo ospedale, invece abbiamo investito e continuiamo a investire in tutte queste eccellenze ospedaliere. Questo intervento è uno dei tanti esempi».
«Avere attenzione alla persona e avere il coraggio di investire», sottolinea il direttore generale Edgardo Contato, «In questo modo anche l’ospedale di Dolo è diventato punto di riferimento per tutto il territorio. Tre anni fa abbiamo inaugurato il Pronto soccorso, oggi portiamo avanti un altro pezzo dell’investimento. E stiamo già lavorando al Blocco operatorio del piano superiore a questo. Grazie alla Regione, ai nostri collaboratori e a tutti gli operatori sanitari che si trasferiranno in questo reparto, perché accanto alle strutture ci vogliono grandi volontà e competenze».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia