Braccialetto elettronico per l’81enne accusato di maltrattare la moglie

Disposto il divieto di avvicinamento, l’alternativa è il carcere. L’uomo era ospitato in un istituto, ora dovrà cambiare struttura

Roberta De Rossi
Un braccialetto elettronico
Un braccialetto elettronico

Libertà di movimento restituita solo a condizione di indossare un braccialetto elettronico e di stare lontano dalla moglie. Una decisione come se ne prendono quasi quotidianamente - al Tribunale di Venezia - per arginare mariti, ex, compagni violenti o stalker.

Non fosse che questa volta ad essere accusato di maltrattamenti in famiglia è un veneziano di 81 anni, che è stato allontanato nei giorni scorsi da casa dopo che la badante aveva chiamato i carabinieri per dire lei “Basta” alle continue vessazioni psicologiche, agli insulti, alle violenze verbali capaci di trasformare la vita di una persona in un incubo, tanto quanto le botte, che in questo caso non ci sono.

Vittima degli scatti d’ira quotidiani, delle minacce, degli improperi, era la moglie 76enne, che per anni e anni ha subito. Fino a quando è intervenuta la badante a interrompere il giogo del maltrattamento.

Lunedì, il giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza ha convalidato l’ordine di allontanamento emesso in urgenza dal pm Stefano Buccini e ha disposto l’obbligo del braccialetto elettronico, prevedendo nella sua ordinanza che qualora non ve ne fossero di disponibili o l’uomo se lo togliesse, l’alternativa sarebbe il carcere, dati i maltrattamenti reiterati negli anni.

Come previsto dalla legge in questi casi - spiega l’avvocato difensore Mattia Donà - per alcune notti l’anziano è stato accolto in un istituto, ma ora dev’essere collocato in un’altra struttura: gli assistenti sociali stanno cercando un centro di accoglienza, ma non è facile e nessun familiare si è fatto avanti per dare all’uomo ospitalità.

Nella casa di famiglia è rimasta la moglie, accudita dalla badante che ha posto fine al supplizio al quale la donna era sottoposta da troppo tempo. L’età del consorte - anche se andranno valutate le sue condizioni mentali - non fermerà il procedimento penale a suo carico per maltrattamenti in famiglia. Per il momento, ha l’obbligo di indossare il braccialetto e stare lontano dalla moglie. 

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