Centri estivi a Chioggia, il Comune rinuncia alla gestione: è polemica
L’amministrazione ha deciso di rinunciare dopo vent’anni alla gestione di Estate Junior. Le famiglie potranno usare i contributi per la frequenza ad attività organizzate da privati. Montanariello (Pd): «Cancellato il servizio che riguardava 350 bambini»

Centri estivi a Chioggia nell’occhio del ciclone. La decisione dell’amministrazione comunale di rinunciare alla gestione dell’Estate junior, appoggiandosi ai centri estivi privati e garantendo comunque la copertura degli operatori sanitari per i bambini disabili, ha suscitato perplessità nelle famiglie e forti critiche da parte delle opposizioni.
Pd, FdI e M5S sostengono che il servizio sia stato annullato dopo oltre 20 anni creando disagio a 350 famiglie che ne usufruivano, mentre la giunta spiega che il servizio sarà normalmente garantito solo che le famiglie potranno scegliere l’offerta più rispondente alla loro necessità, potendo richiedere il bonus comunale di 100 euro per alleggerire la spesa.
«Dopo oltre trent’anni, quest’estate non ci sarà il centro estivo comunale “Estate Junior”», sbotta il consigliere del Pd Jonatan Montanariello, «Un servizio che coinvolgeva 350 bambini, compresi numerosi minori con disabilità, per i quali era stato garantito un servizio di assistenza dedicata. Oggi tutto questo viene cancellato». «Bene che sia dia un contributo alle famiglie con Isee più basso», spiega l’ex vicesindaco di FdI, Daniele Tiozzo Brasiola, «ma la scelta di non garantire alcuna continuità a un servizio fiore all’occhiello dell’amministrazione, realizzato grazie alla collaborazione con il tessuto associativo locale, è irrazionale e sconsiderata».
«Inutile vantarsi di dare un contributo economico alle famiglie bisognose, se nel frattempo si chiude il servizio pubblico, spesso più accessibile e inclusivo», sostiene il consigliere del M5S, Daniele Stecco, «Cosa succederà a tutte quelle famiglie che, da anni, contavano sull’offerta comunale e che non avranno accesso al contributo? A fine maggio, a pochi giorni dalla fine della scuola, si troveranno senza alternative valide, con il rischio concreto di non riuscire a iscrivere i propri figli a altri centri che potrebbero essere già al completo o troppo costosi. Per non parlare che il Comune tramite l’Asl garantiva l’assistenza ai bambini con disabilità».
Opposta la versione del Comune. «I centri estivi ci saranno, così come l’assistenza per i bambini con disabilità», spiega l’assessore al Sociale, Sandro Marangon, «abbiamo solo cambiato modalità. Invece di fare un appalto e trovare un gestore, comunque esterno, abbiamo deciso di lasciare libere le famiglie di scegliere tra i moltissimi centri che il territorio offre nell’estate e noi garantiremo, qualsiasi sia la scelta, l’assistenza degli operatori sanitari per i bimbi disabili che prima era garantita solo nel centro comunale. Inoltre daremo per la prima volta un contributo di 100 euro per le famiglie in difficoltà tenendo conto del reddito. Comunque erano associazioni terze a gestire i centri estivi comunali e non il Comune. È una sperimentazione, testeremo il nuovo sistema e faremo le valutazioni per il prossimo anno. L’importante è che le famiglie capiscano che i centri estivi ci saranno e che per i loro figli non cambierà nulla».
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