Venezia, allarme truffe agli anziani, il decalogo dei carabinieri
Il 2022 ha fatto registrare un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente (462 denunce rispetto alle 424), cifra della recrudescenza del fenomeno

«Buongiorno signora, sono l’avvocato Tizio e chiamo dalla Stazione Carabinieri di …. Mi trovo con sua figlia che è stata trovata senza assicurazione dell’auto». È con una telefonata del genere che può iniziare una truffa nei confronti di indifesi cittadini, per lo più anziani, che, colti di sorpresa e in perfetta buona fede, vengono raggirati da delinquenti di professione i quali sanno dove andare a “toccare”;
Conoscono bene le dinamiche familiari e, simulando situazioni apparentemente reali, riescono a creare un vero e proprio stato di ansia e preoccupazione. Alla telefonata segue, di norma, nella casa delle vittime designate, la visita di “emissari” – solitamente eleganti e garbati – i quali, parlando per nome e per conto di avvocati, amici, carabinieri, etc., con articolati e convincenti discorsi, riescono il più delle volte a farsi consegnare dalle vittime somme di denaro o preziosi.
L’ESCALATION
Anche i primi due mesi dell’anno appena iniziato hanno fatto registrare una lunga scia di truffe in pregiudizio di persone anziane.
La provincia di Venezia non è esente da questo odioso fenomeno che – su scala nazionale – ha preso di mira una delle fasce più vulnerabili della popolazione: la terza età per l’appunto.
DENUNCE IN AUMENTO IN PROVINCIA DI VENEZIA
Dopo il confinamento pandemico, i truffatori - talvolta organizzati strutturate batterie - hanno ripreso a mietere vittime. Il 2022 ha fatto registrare un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente (462 denunce rispetto alle 424).
Proprio per questo motivo, il comando provinciale carabinieri di Venezia sta conducendo una capillare opera di sensibilizzazione per cercare di prevenire e contenere il fenomeno.
«Siamo impegnati in tutti i Comuni della Città Metropolitana – precisa il generale Nicola Conforti, comandante provinciale dell’Arma» per arginare questo odioso reato, cercando di sensibilizzare le potenziali vittime. Portiamo esempi concreti, nella speranza che possano servire da monito».
IL “FINTO” CARABINIERE
Le “tecniche” utilizzate dai truffatori, oltre a quella del “finto Carabiniere” sono molteplici, dal “finto impiegato del gas, dell’acqua o dell’energia elettrica” o, ancora, la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”.
«Non è inusuale» fanno sapere i carabinieri «che soggetti che si presentano come impiegati delle aziende di gestione del servizio idrico e del gas, una volta riusciti ad avere accesso all’abitazione convincono le vittime a consegnare i propri gioielli e il denaro contante, sovente adducendo un imminente pericolo di esplosione per un’inesistente fuga di gas o d’acqua».
E ancora: «Inoltre, persone anziane sono state avvicinate da sconosciuti che, fingendosi conoscenti o con la scusa di chiedere informazioni, hanno approfittato della disponibilità delle ignare vittime per abbracciarle e nell’occasione sfilargli collane in oro, orologi o il portafoglio»
IL DECALOGO
È opportuno precisare che di norma i truffatori agiscono in coppia, cercando di entrare nell’appartamento con un pretesto. Uno dei due parla con insistenza, mentre l’altro, inosservato, perlustra le stanze del vostro appartamento. Usano modi e toni gentili e affabili, ma decisi.
Nell’immediatezza dei fatti è molto importante chiamare il 112, non omettendo gli elementi utili da segnalare per un intervento dei Carabinieri.
nome e cognome: le richieste anonime possono creare ostacolo ad un pronto intervento dell’equipaggio;
comunicare da dove si sta chiamando fornendo l’utenza telefonica, in modo che l’operatore di polizia possa richiamare per aggiornamenti sulla situazione;
raccontare brevemente cosa è successo o cosa sta ancora accadendo, specificando il luogo del fatto.
ascoltare attentamente le indicazioni che fornisce l’operatore del 112 e non riattaccare finché lo stesso operatore non invita a farlo.
L’APPELLO
«Nel caso in cui il cittadino dovesse trovarsi in una situazione di emergenza, anche solo dubbia, non esiti a chiamare il 112 o contattare la Stazione Carabinieri più vicina, con la certezza di ottenere una risposta e qualche consiglio su ogni vostro problema riguardante la sicurezza».
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