Vendita di Ca' Tron rinviata per la protesta degli studenti

 Rimane alta la tensione sulla vendita prevista dal Senato accademico dello Iuav di un immobile di proprietà dell'università. Ieri il consiglio d'amministrazione ha deciso di rinviare qualunque decisione, dopo le pressioni degli studenti giunti in massa ai Tolentini. In particolare gli studenti del corso di laurea di Pianificazione, presenti ieri ai Tolentini, hanno paura che palazzo Ca' Tron - sede storica della facoltà e molto appetibile poiché si affaccia sul Canal Grande vicino San Stae - venga alienato per far cassa. Che lo Iuav abbia necessità di fondi è noto da tempo e sul tavolo del rettore Amerigo Restucci e su quello del Senato ci sono tre ipotesi: una è la vendita di Ca' Tron, il cui valore si aggira attorno ai 30,3 milioni di euro; la seconda ipotesi è la vendita della sede Badoer del valore di 26,7 milioni di euro; quella caldeggiata dagli studenti è invece la dismissione dell'ex area magazzini frigoriferi adiacente alla sede Iuav dei magazzini Ligabue a Santa Marta del valore di 23,6 milioni di euro del solo terreno (attualmente non edificato). «Ca' Tron non può diventare un nuovo albergo e se qualcuno pensa di farlo diventare tale, si scontrerà con noi - ha spiegato lo studente Riccardo Bermani - Nessuno riflette sul fatto che, aggregando tutte le sedi nella zona di Santa Marta, si continuerà a far spopolare il sestiere che, a causa della presenza degli studenti concentrati tutti nell'area, ha già perso migliaia di abitanti, visto che le abitazioni sono appetibili per l'affitto agli studenti». (g.co.)

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