Usl 3 Serenissima, si tratta La Cisl si appella a Dal Ben

Il sindacato: «Troppi contratti temporanei e carenze di personale. La Regione aumenti gli organici e l’azienda sanitaria preveda un integrativo dignitoso»
Di Mitia Chiarin

Trattative in corso tra organizzazioni sindacali e dirigenza dell’Usl 3 Serenissima per l’integrativo del comparto sanità. Contratti diversi che con una unica azienda sanitaria ora vanno uniformati.

Ieri giornata di trattativa dall’esito che non soddisfa, per ora, la Cisl che manda subito due messaggi diretti. Uno alla Regione e l’altro al direttore generale Dal Ben.

Spiega il sindacalista Dario De Rossi della Cisl Funzione Pubblica di Venezia dalla sede di via Napoli: «Con l’unificazione delle tre aziende sanitarie, il comparto (infermieri, tecnici, operatori sociosanitari, esclusi i dirigenti medici) arriva a comprendere 6.232 lavoratori e assistiamo ad un aumento, direi storico, di contratti a tempo determinato. Sono oggi 285 tra l’ex Usl 12, la 13 e la 14 di Chioggia. Ci viene assicurato che le ferie estive saranno garantite ma basta una malattia per far saltare i conti e il turnover è bloccato. Servono nuove assunzioni e su questo serve un intervento della Regione Veneto», spiegano dalla Cisl, perché «dopo la cura dimagrante alle Asl ora serve un potenziamento degli organici. Altrimenti siamo in difficoltà costante». Secondo fonti Cisl, i contratti a tempo determinato all’ex Usl 12 sono 80 per gli infermieri, 35 per gli Oss e 35 per altre figure tecniche. Altri 120 contratti precari sono all’ex Usl 13 e 15 a Chioggia. La carenza finisce con il colpire anche il personale amministrativo che deve per esempio lavorare alle prossime graduatorie per i bandi per il personale Oss mentre sono in vista le prime chiamate, 8, per nuovi infermieri. De Rossi prosegue ricordando anche i casi degli appoggi di pazienti in reparti ospedalieri diversi da quelli legati alla patologia da curare. «Dal Pronto soccorso nessun paziente va mandato via, dice la direzione, ma ora accade che pazienti di ortopedia finiscano ricoverati in medicina. Ogni posto letto libero viene subito occupato e questo anche perché l’ospedale di Mestre risulta piccolo sul fronte dei posti letto e i previsti posti letto degli ospedali di comunità ancora non si vedono all’orizzonte», dicono dalla Cisl. Situazione che rischia di diventare difficile se si aggiunge la trattativa sugli integrativi che con tre diverse aziende erano diversi e che ora vanno equiparati. «Con il risultato che ora un infermiere dell’ex Usl 12 rischia di prendere 500 euro in meno l’anno e quelli delle ex Usl 13 e 14 rischiano di portare a casa 300 euro in meno all’anno. In somma, rischiano di perderci tutti e noi questo scenario non possiamo affatto avvallarlo», conclude Dario De Rossi che si auspica che la trattativa con la nuova Usl 3 Serenissima arrivi a trovare una quadra positiva entro settembre che assicuri «la dignità dei lavoratori del comparto oltre doverosamente a garantire un servizio sanitario di qualità all’utenza che è l’obiettivo principale da perseguire». Dall’Usl 3 arrivano parole di apertura. «Il dialogo è aperto e l’Usl 3 non ha dubbi che si giungerà ad un accordo positivo, anche a partire dalle proposte fatte in tal senso proprio dall’Azienda», spiega una nota della azienda sanitaria di Giuseppe Dal Ben. «È compito e responsabilità delle parti giungere alla miglior gestione delle risorse, a tutela dell’interesse dell’utenza, a cui dev’essere ed è garantita l’efficienza dei servizi con il continuo aggiornamento degli organici».

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