Un’invasione di zanzare assalto al pronto soccorso

Jesolo. Molti turisti, in particolare anziani e bambini, costretti a farsi curare Il consigliere Bison accusa: «È stato sbagliato qualcosa nella disinfestazione»

JESOLO. Invasione di zanzare, a fine agosto è diventato un incubo sul litorale. Decine i casi di turisti arrivati al pronto soccorso di Jesolo, soprattuto anziani e bambini pieni delle fastidiose punture. Quanto basta per rovinare una vacanza, come avvenne molti anni fa, negli anni Ottanta, con le prime invasioni che fecero fuggire tanti turisti lombardi soprattutto nelle zone di Caorle e Porto Santa Margherita.

«Sicuramente qualcosa non ha funzionato nella pianificazione della disinfestazione», commenta il consigliere comunale della lista civica Jesolo, Daniele Bison, «con qualche disparità marcata tra il Paese e il lido. Non crediamo che i turisti meritino più attenzione dei residenti, per prima cosa. Ma soprattutto invitiamo il Comune a informarsi sulla prevenzione e disinfestazione, perché siano pianificate in modo efficace, prima che si verifichino queste situazioni incresciose, con la zanzare che stanno invadendo letteralmente il litorale e il paese».

La pioggia, dopo il lungo periodo di caldo torrido che ha caratterizzato l'estate, ne ha favorito sicuramente la proliferazione e in queste serate di fine agosto. Neppure zampironi e creme profumate le tengono lontane. Era già accaduto in luglio, quando ci furono le prime proteste dei turisti soprattutto al lido. In via Bafile, seduti nei bar e gelaterie, i turisti in vacanza erano costretti a spalmarsi creme puzzolenti pur di evitare le punture, mentre i gestori dei locali accendevano candele odorose e zampironi riempiendo di fumo i tavolini, ma almeno tenendo lontani gli insetti.

«Non sono più zanzarine piccole come vent'anni fa», spiega il dottor Fausto De Ferra, entomologo e medico in servizio permanente ed effettivo al pronto soccorso di Jesolo, «attaccano anche di giorno e non solo di sera, pungendo soprattutto anziani e bambini piccoli. Tutta Jesolo è invasa e anche il Basso Piave. Ci sono stati in questi giorni, e ci sono ancora, molti casi al pronto soccorso», aggiunge il medico, «persone con decine e decine di punture soprattutto localizzate sulle gambe. In questi casi somministriamo una terapia sintomatica specifica per le punture, con creme apposite, per alleviare il prurito o anche per disinfettare le eventuali ferite sulla pelle causate dal continuo grattarsi che a loro volta possono infettarsi. È infatti questa una delle conseguenze peggiori delle punture».

Giovanni Cagnassi

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