Il rebus spiaggia del Mort tra naturisti e Valle Ossi

Con il nuovo villaggio turistico si apre il dibattito sul futuro dell’area. Lunardelli: «Non può esserci una selezione, i Comuni trovino un’intesa»

Giovanni Cagnassi
Una veduta della laguna del Mort dall’alto (foto Rodolfo Murador)
Una veduta della laguna del Mort dall’alto (foto Rodolfo Murador)

Controlli della polizia locale sulla spiaggia del Mort. Dopo l’aggressione e le minacce a un fotografo che stava filmando col drone la spiaggia per testimoniare il fenomeno dell’erosione marina, il futuro della spiaggia davanti al villaggio turistico di Valle Ossi è tornato in primo piano.

Gli agenti della polizia locale di Jesolo, che si alternano ai colleghi di Eraclea, sono entrati in azione per i controlli previsti. E hanno intimato di mettere il costume a una dozzina di naturisti improvvisati che stavano prendendo il sole nudi.

Controlli estesi anche a pulizia e sicurezza del sito. Nessuna sanzione elevata. Il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, competente sulla spiaggia, si è dimostrato aperto a una nuova esperienza di spiaggia naturista regolamentata sul modello di quanto aveva fatto il sindaco Francesco Calzavara nel 2011.

L’associazione naturista TreVeNat di Daniele Bertapelle chiederà un incontro con il primo cittadino per presentare una proposta ufficiale da concordare per una parte della spiaggia, come fece nel 2011. Intanto, le polemiche continuano sul futuro della spiaggia davanti al villaggio turistico in costruzione a Valle Ossi.

«Si fa un gran parlare della laguna e della spiaggia del Mort», dice Antonio Lunardelli di JesoloinMovimento, «ma in particolare su chi può accedere. La spiaggia non sarà accessibile a chi pratica il naturismo, sostiene la sindaca di Eraclea, e quindi probabilmente ci sarà una sorta di selezione ai due varchi di accesso che ricordiamo essere gestiti uno da Eraclea Village (Villaggio turistico di Valle Ossi) e l’altro dal Comune di Eraclea. Inoltre, ci par di capire, dal regolamento approvato dai Comuni interessati, Jesolo, Eraclea, Caorle, che si potrà anche introdurre una sorta di pagamento all’entrata. Chiediamo all’amministrazione di Jesolo se non ha nulla da obiettare, dato che quella spiaggia è di proprietà jesolana e nel piano particolareggiato dell’arenile si è stabilito debba essere di libero accesso. Il naturismo, dove non autorizzato, è vietato dalla legge e quindi basta fare semplicemente dei controlli e sanzionare. Magari, speriamo di no, succederà che gli ospiti del villaggio avranno un pass che li farà accedere senza controlli o pagamenti alla spiaggia. L’ente gestore della laguna del Mort è stato individuato nel Comune di Eraclea che può autorizzare, all’interno della Laguna, visite guidate, servizi cinematografici, perfino manifestazioni. Per ora la sindaca ha parlato di un grande Parco della Laguna del Mort con buona pace della nutrita fauna che vive in quella laguna e dovrà migrare altrove» .

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