«Una fermata del metrò anche a Marocco»

MOGLIANO. Metropolitana di superficie dimenticata: appello al presidente della giunta regionale Luca Zaia e all'assessore Renato Chisso. Una nuova sottoscrizione unisce l'associazione di quartiere di Marocco, nel territorio di Mogliano, con l'associazione mestrina “Terraglio e dintorni”. Sono 700 le firme raccolte tra i residenti. Questa nuova petizione punta a sollecitare i vertici regionali per avere la fermata di Marocco della futura metropolitana di superficie. Tra i destinatari di questa massiccia raccolta firme ci sono anche il sindaco di Venezia Giorgo Orsoni e quello moglianese Giovanni Azzolini: «Questa è l'ultima di tante richieste fatte sia come associazioni singole che insieme», spiega Maria Paola Ossola presidente della frazione di Marocco, «l'unica nostra speranza è che i soggetti più volte contattati rispondano almeno ai cittadini». Entrambi i quartieri chiedono un colpo di coda nella realizzazione della tanto attesa stazione di Marocco. La storia di quest'opera è più travagliata di quanto non lo sia già il progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. La linea 2, oltre alle fermate di San Trovaso e dell'Ospedale dell'Angelo, già realizzate da anni, ne prevede una anche a Marocco, a corredo della quale erano in programma diverse opere pubbliche come il parcheggio e la passerella sul Dese all'altezza di via Nuova Europa, per collegare la frazione moglianese all'abitato di via Gatta. La storia di queste opere è però stata segnata da continui ritardi e rinvii: per questo motivo, nel timore preventivo che anche le ultime scadenze concordate vengano disattese, le due associazioni chiedono, in particolare alla Regione di avere «conferma dell’avvenuto appalto delle opere della fermata di Marocco (previsto entro il 2012)». Un accordo siglato dal comune di Venezia (quello di Mogliano sulla questione ha sempre mantenuto un profilo basso e disinteressato) con la Regione a febbraio 2011 prevedeva che i lavori venissero conclusi entro il 2014. Nella petizione si chiede anche di rispettare i tempi di esecuzione delle opere. I ritardi della stazione di Marocco si intrecciano con i disagi di tutti i giorni vissuti dagli automobilisti pendolari. Sul fronte della sicurezza mancano all'appello le piste ciclabili in via Gatta e via Scarante, oltre che sul Terraglio. Il vecchio ponte sul fiume Dese è stato teatro di numerosi incidenti.
Matteo Marcon
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