Una delegazione cinese alla falegnameria Girelli

C’è una realtà produttiva nel cuore di Venezia - la falegnameria Giorgio Girelli - che resiste con la qualità dei suoi mobili, disegnati e realizzati a Sant’Elena, a un mercato globalizzato che vuole le stesse cucine e le stesse librerie in ogni parte del mondo. E c’è un simbolo di questa globalizzazione - la Cina - che non si fa concorrente “copia-incolla”, né produttore seriale, ma (possibile) cliente curioso.

Nei giorni scorsi, una delegazione di industriali cinesi a Milano per il Salone del Mobile, è venuta a Venezia esclusivamente per una visita alla falegnameria di Sant’Elena.

«Siamo rimasti molto colpiti da questa loro richiesta», commenta Girelli, «il gruppo ha voluto esplicitamente visitare la nostra realtà artigiana, conosciuta anche in Cina per alcune realizzazioni particolari di alta qualità: noi lavoriamo su progetti personalizzati per ogni singolo cliente e su questo ci hanno fatto molte domande, particolarmente interessati alla combinazione tra design italiano, professionalità artigiana e uso di moderne tecnologie».

Il gruppo di “buyers” per alcune realtà industriali cinesi, si è così interessato al processo produttivo della falegnameria, che è certo una realtà molto piccola rispetto a un qualsiasi standard del paese orientale: «Hanno voluto seguire il processo che sta a monte della realizzazione del prodotto, da una sedia a un mobile ad un intero arredo su misura», ha concluso Girelli, «abbiamo fatto presente che il nostro modo di lavorare artigianalmente permette di rispondere alle esigenze del cliente, ma anche di renderlo partecipe della realizzazione del “suo” mobile».

Se ci sarà un futuro fatto di ordini, si vedrà. In questi giorni - oggi e domani, dalle 9 alle 17 - la falegnameria apre le sue porte per la presentazione di una nuova finestra legno bronzo, prototipi e oggettistica legati ad una nuova linea del marchio Bang&Olufsen.