Un parco dedicato a Mario Bertelli

Raccolta di firme alla Cita. Omaggio a un «uomo qualunque» amato dal quartiere

MARGHERA

Intitolare una via o una piazza a un uomo comune e non a un illustre artista, poeta o eroe. L'originale precedente arriva dagli abitanti del quartiere Cita (un quartiere da sempre discusso, coacervo di culture, popoli ed identità) che stanno firmando una petizione per intestare l'attuale area verde di via Longhena, vicino all'asilo comunale, a un loro concittadino scomparso a giugno dello scorso anno. Si tratta di Mario Bertelli, veneziano emigrato in terraferma, grande amante di cani e gatti che arrivava ad ospitare nel suo appartamento. Un istrionico, controverso e vulcanico abitante della Cita. L'idea della raccolta di firme, partita a luglio, è arrivata a un centinaio di adesioni. L’iniziativa è nata per ricordare l'inesauribile attività di questo personaggio che fu alla guida di tanti altri protagonisti, anche della famosa Torre «D3» al 27 di via Longhena, capaci di restituire alla collettività proprio l'area verde in discussione che prima era tutta circondata da un muro.

Ora in quello spiazzo, conosciuto da molti cittadini del quartiere come il parchetto di «Mario», giocano liberamente bambini e ragazzi. Fu il primo di molti muri, raccontano gli organizzatori dell'iniziativa, che Mario riuscì ad abbattere nel tentativo di rendere più vivibile e condivisibile la Cita. Dedicare il parco proprio a lui sarebbe anche un riconoscimento, nelle intenzioni dei promotori, a tutta la comunità che da sempre è prodiga d'iniziative per l'integrazione tra culture e la condivisione degli spazi in un quartiere dove convivono molte etnie diverse tra loro con abitudini ed usi a volte contrastanti.

E proprio Mario Bertelli è sembrato essere per gli abitanti del quartiere e amici di Mario, come si firmano nella petizione, l'incarnazione di questo sforzo collettivo.

La richiesta sarà poi consegnata a mani alle autorità comunali in occasione della presentazione della mostra sulla Cita che si terrà nella sala parrocchiale della chiesa della Resurrezione, probabilmente domenica 23 ottobre.

Alessandro Torre

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