Un muro lungo quattro chilometri Adesso l’isola è più protetta dal mare

E.p.

Il Mose ancora incompleto ma già in funzione per le previsioni di marea eccezionali. Un muretto lato laguna lungo quattro chilometri e rialzato di 30 centimetri per rinforzare le difese dell’isola. Nuove centraline e pompe idrauliche.

A due anni dall’Acqua Granda, Pellestrina è un’isola più sicura e attrezzata ad affrontare eventi eccezionali. Ma le difese dalla marea non sono ancora complete. Ora, lato mare, mancano i lavori per sistemare la diga soffolta (già stanziati quattro milioni di euro dal governo). Si tratta di un intervento indispensabile per evitare che le mareggiate producano effetti devastanti sul litorale. Il rischio paradossale è che le paratoie del Mose riescano a trattenere la forza del mare mentre l’acqua potrebbe trovare spazio lungo la costa, spingendosi in casi eccezionali fino alle abitazioni. Lato laguna, invece, in questi 24 mesi gli interventi sono stati numerosi.

A tempo record sono stati infatti impiegati i finanziamenti (2,8 milioni di euro complessivi) per il rialzo e l’impermeabilizzazione del muretto di separazione tra la banchina e l’abitato dell’isola di Pellestrina. Rifatti anche gli impianti di sollevamento e riposizionati sedici nuovi gruppi elettrogeni rialzati.

«È importante continuare a mettere in sicurezza idraulica l'isola di Pellestrina e San Pietro in Volta» conclude Scarpa Marta, «a due anni di distanza, una ricorrenza non dev'essere solo un triste ricordo, ma un momento per ribadire la necessità di rifinanziare al più presto i fondi per le manutenzioni e la sicurezza di Venezia e delle sue isole». —

E.P.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia