Un libro per don Mario a dieci anni dalla morte

Era stato segretario di due patriarchi veneziani, Giovanni Urbani e Albino Luciani, poi diventato papa. Parroco di Santo Stefano per molti anni. Presidente della Caritas e «imprenditore» illuminato della chiesa veneziana. «Se la fede non ha le opere è morta in se stessa», amava ripetere citando San Giacomo.

Don Mario Senigaglia ha segnato una svolta nella chiesa veneziana. Restaurando chiese ed edifici di proprietà della Chiesa, realizzando nuove opere per l’assistenza a Venezia e in terraferma, comunità per i tossicodipendenti come il Gabbiano e Emmaus. Betania e le strutture della Domus ciliota, di cui è stato presidente per trent’anni.

Adesso, a dieci anni dalla sua morte. il comitato fondato in suo onore lo ricorda con un libro. «Raccontare le opere, per ricordare don Mario», il titolo. Gli autori Nicola Funari, Tebando Baldi, Tito Ferretti, Flavio Grubissa, Pierpaolo Minelli, Alberto Ongaro, Marco Salmini, Paolo Stocco.

Presentazione domani a Santo Stefano. —

A.V.

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