Ucciso da un’overdose a 28 anni
SAN MICHELE. Dolore a San Michele per la morte (avvenuta nella mattinata di sabato) di Alessandro Cassan, 28enne trovato senza vita nella sua casa di Latisana, per una presunta overdose. Il giovane infatti, era originario di San Giorgio al Tagliamento e ha lavorato a San Michele, nei negozi di abbigliamento Robinson. La storia di Alessandro era già costellata di tragedie, con la perdita prima della madre e poi del padre che lo aveva avviato alla professione di negoziante nei punti vendita di San Michele e Latisana.
Ad accudire Alessandro c’era la compagna del padre, che di fatto lui considerava importante come una figura materna. E destino ha voluto fosse proprio lei a trovare Alessandro ormai privo di vita. Si era recata nella stanza da letto per svegliarlo, ma lui in camera non c’era. Una volta raggiunto il soggiorno ha scorto Alessandro privo di conoscenza sul divano. Aveva il capo reclinato e non respirava. Con il cuore in gola la donna ha chiamato i soccorsi. Sul posto nel giro di pochi minuti è giunto dal rione di Sabbionera un’ambulanza del pronto soccorso del nosocomio cittadino. I medici e gli infermieri non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
L’ipotesi iniziale è che Alessandro abbia fatto uso di stupefacenti. Sul posto, avvertiti proprio dagli operatori sanitari, sono giunti i carabinieri della locale compagnia latisanese. Non hanno potuto fare altro che confermare quanto i rilievi dei sanitari avevano già stabilito. Alessandro è stato stroncato da un’overdose. La salma non è ancora a disposizione della matrigna. Infatti i giudici di Udine vogliono vederci chiaro, e non è esclusa che possa essere eseguita un’autopsia, già nella mattinata di oggi, all’ospedale di Latisana. Infatti gli inquirenti dovranno accertare se Alessandro sia deceduto per un uso massiccio dello stupefacente oppure per una soluzione di droga mal preparata.
Si è diffuso proprio per questo anche a San Michele un grave allarme. Alessandro nel sanmichelino era persona molto conosciuta e stimata. E non è un mistero che il ponte sul Tagliamento sia crocevia di traffici di droga sempre più frequenti e sconsiderati. La caccia agli spacciatori è aperta.
Rosario Padovano
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