Tsunami Grillo, s’inizia da Chioggia. «Casson non ha più maggioranza»

di Giulio De Polo
CHIOGGIA. L’onda lunga dello tsunami Grillo ha colpito tutto e tutti e rischia di travolgere anche le amministrazioni comunali della grandi città della Provincia. A iniziare da Chioggia dove l’asse Pd Udc alla guida del Comune da quasi due anni con il sindaco Giuseppe Casson è uscito clamorosamente ridimensionato dal voto politico dell’altro ieri. Al ballottaggio di maggio 2011 il sindaco risultava eletto con un sonoro 58,9%. Oggi la maggioranza Pd e Udc rasenta a Chioggia appena il 20%. Anche se il raffronto tra il voto amministrativo e quello politico rappresenta sempre un azzardo ora l’opposizione con il Movimento 5 stelle al 33,51%, Pdl al 24,75% e Lega al 5,31% già affilano le armi invocando nuove elezioni amministrative. «Il voto a Chioggia conferma la grande sconfitta dell’attuale maggioranza», osserva il capogruppo del Pdl, Renzo Donin, «il famoso e tanto sbandierato laboratorio Pd-Udc ha fallito e quindi ora ci aspettiamo le dimissioni del sindaco». Pdl e Lega già parlano dell’alleanza elettorale per le prossime elezioni locali. «Lo scontento dei cittadini per la giunta Casson è stato palesato», rileva il segretario della Lega, Sandro Marangon, «una richiesta di inversione di rotta repentina a fronte di due anni di immobilismo. Siamo pronti a lavorare con il Pdl per le prossime elezioni che ci auguriamo vicine». Sulla stessa linea il consigliere grillino Gilberto Boscolo: «L’amministrazione Casson si deve dimettere», insiste, «il risultato di Pd e Udc dimostra che l’attuale giunta non ha più la maggioranza di consensi, conseguenza dell’incapacità dimostrata e della mancanza di risposte ai cittadini. L’ennesima prova che i vecchi sistemi di partito non funzionano più».
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