Troppo incenso nella casa tre persone all’ospedale

MUSILE. Sospetta intossicazione da monossido di carbonio per un gruppo di cittadini senegalesi residenti in un'abitazione di via Monte Pasubio a Musile. Sembra, però, che a causare l'intossicazione non siano state stufe o elettrodomestici difettosi, come avviene solitamente in questi casi, quanto gli incensi bruciati in quantità per profumare la casa nei giorni precedenti.
L'allarme è scattato in realtà dall'ospedale di Oderzo, dove lavora uno degli uomini. Si era presentato al lavoro come tutti i giorni, ma con un forte mal di testa, confuso e spossato quasi incapace di restare in piedi. Dopo una visita al pronto soccorso dell'ospedale opitergino gli è stata riscontrata l'intossicazione ed è scattata immediatamente la segnalazione ai vigili del fuoco di Treviso che hanno passato la stessa per competenza a quelli di Mestre e quindi al distaccamento di San Donà. I pompieri sandonatesi si sono recati nell'abitazione si Musile, poco lontana dal centro della cittadina, dove hanno trovato un altro dei residenti, anche lui un uomo, sdraiato sul divano con forte mal di testa, quindi una delle due donne che vivono con loro che si sentiva anche lei male. Quest'ultima, la più grave, è stata portata d'urgenza all'ospedale di San Donà per una visita, ma fortunatamente non aveva riportato gravi conseguenze. Nessuno è dovuto ricorrere comunque alla camera iperbarica, grazie alla tempestività della segnalazione, ed è bastato ossigenarli e stabilizzarli. Probabilmente se avessero ancora respirato quell'aria in casa per qualche giorno le conseguenze darebbero state molto più serie. I vigili del fuoco hanno scrupolosamente controllato l'interno dell'abitazione di Musile, ma non hanno riscontrato particolari disfunzioni degli elettrodomestici. La stessa caldaia per il riscaldamento risultava a posto e in regola, mentre non vi erano stufe difettose che potessero causare delle perdite e fuoriuscite di gas o altro. Con gli appositi strumenti di rilevazione però i vigili del fuoco hanno accertato ancora delle tracce di monossido di carbonio nella casa. Pare che a causare questa situazione molto pericolosa possano essere stati in realtà gli incensi utilizzati da giorni per profumare la casa. Le finestre chiuse per il freddo hanno peggiorato la condizione e saturato l'aria. Solo così si spiega l'avvenuta intossicazione fermata sul nascere prima che qualcuno rischiasse addirittura la vita senza svegliarsi più.
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