Treni a orario cadenzato, il no di Maniero

Il sindaco di Mira replica alla Regione: troppi tagli sulla Mestre-Piove, puntare al rilancio delle linee
MORSEGO MARANO: STAZIONE FERROVIARIA IN DEGRADO..21/10/2007 © LGHTIMAGE
MORSEGO MARANO: STAZIONE FERROVIARIA IN DEGRADO..21/10/2007 © LGHTIMAGE

MIRA.

Il sindaco di Mira Alvise Maniero rispedisce al mittente, cioè alla Regione, l’orario cadenzato proposto da Sistemi Territoriali. Il Comune fa proprie anche le osservazioni del consigliere del Pd Gabriele Bolzoni. «Questa amministrazione», spiega Maniero, «ha organizzato un incontro pubblico a cui hanno partecipato molti cittadini di Mira, e non solo, utenti delle linee del servizio ferroviario interessate dal nuovo orario. Riteniamo di dover respingere la proposta presentata, per i tempi strettissimi concessi agli enti locali per portare osservazioni al piano.Gli utenti hanno accolto favorevolmente l’aumento della frequenza dei treni sulla linea Padova-Mestre, ma non condividono soppressioni nelle fasce orarie mattutine e di mezza giornata. Le maggiori contrarietà sono emerse sul nuovo orario della linea Mestre-Mira Buse-Piove di Sacco. Il cadenzamento delle corse porta a una riduzione in fasce cruciali per i pendolari (dalle 7 alle 9 del mattino per chi è diretto verso Mestre, da cinque si passa a tre treni e la riduzione nelle giornate festive». Vengono cancellati i servizi a trazione elettrica sulla tratta Mestre-Mira Buse, tratta in cui le tre stazioni presenti (di cui una di nuova costruzione) sono state oggetto negli anni passati di importanti investimenti». Dopo le critiche le proposte: «Chiediamo», dice Maniero, «un ripensamento dell’orario sulla Mestre-Piove, l’attivazione in via sperimentale di una tessera “biglietto unico” per l’utenza da e per Mira su tutta la tratta Sfmr e Actv. Chiediamo l’incentivazione del servizio Omnibus per Mira; il sottopasso ferroviario ciclopedonale in via Lomellina; collegamento stradale tra via Veneto e la stazione di Oriago; la messa in trincea del tratto di linea ferroviaria che attraversa il centro di Oriago, all’altezza del passaggio a livello di via Risato e Bellin».(a.ab.)

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