Trasloco dopo 14 edizioni Il Marghera Village cerca casa
MARGHERA. Il Marghera Estate Village, dopo 14 edizioni al parco Panorama, trasloca e gli organizzatori sono alla ricerca di un’area dismessa di Porto Marghera più grande di quella della zona Panorama (8 mila metri quadri). L’idea è di allargare il Village su una sede con strutture fisse dall’estensione di almeno 10 mila metri quadri. Sarebbe possibile così abbattere le spese di allestimento e smontaggio.
L’accordo. È questo il risultato dell’accordo extragiudiziale con cui è stata chiusa la causa, attivata nel 2010 da Omnia Terziario, Sme, Pittarello Holding, Pittarello Calzature e Cgraph - le ditte che sostenevano di essere danneggiate dal volume dei concerti e dall’oscuramento delle loro insegne pubblicitarie - contro il Comune e l’associazione Village che rappresenta le ditte degli stand di ristorazione (Al Vapore, Aladino, DiningRoom, Hostaria Al Buso, Kurdilandia, Simply Blonde e Teranga) oltre a quelle dei mercatini per un totale di circa 35 imprese. La giunta comunale si è impegnata fino al 2015, fino cioè alla scadenza del mandato, non potendo prendere decisioni a nome del futuro esecutivo di Ca’ Farsetti. Le novità sono state comunicate, ieri mattina, dal presidente dell’associazione Village Stefano Pesce, e dal presidente della Municipalità, Flavio Dal Corso.
Porto Marghera. «Si tratta della fine del Village al parco Panorama», ha affermato Pesce, «ma non della fine del Village. Ci stiamo muovendo con il supporto di Municipalità, Comune e Camera di commercio per trovare una nuova sede a Porto Marghera. Il nostro sogno sarebbe un’area con strutture fisse e più ampia, intorno ai 10 mila metri quadrati: stiamo vagliando varie possibilità. Era iniziata una trattativa per l’area di via Delle Macchine della famiglia Mevorach che poi è stata sospesa con la scesa in campo di Pierre Cardin. Se non dovessimo trovare un’area idonea a Marghera, ma spero che questo non succeda, saremo costretti a spostarci a Mestre o a Malcontenta».
Festa a dicembre. L’ultima stagione del Village, durata dal 6 giugno al 26 agosto, aveva come tema conduttore la rilettura ironica della previsione dei Maya della fine del mondo per il 21 dicembre 2012. E proprio il 19, 20 e 21 dicembre gli organizzatori della kermesse estiva faranno una festa in un luogo per ora «segreto ma importante» per sfidare l’apocalittica previsione. Potrebbe essere proprio quella l’occasione per la presentazione della futura sede del Village.
Richiesta danni. «La chiusura della causa con un accordo», ha spiegato Dal Corso, «mette fine alle pretese di risarcimento del danno che era stato richiesto dalle aziende dell’area Panorama al Village per presunti danni dovuti ai decibel dei concerti e all’oscuramento delle insegne e delle vetrine a causa delle strutture della fiera estiva».
La causa non era ancora arrivata alla definizione del risarcimento però c’era stata una richiesta cautelare di 1.000 euro al giorno per quasi tutto luglio e agosto di quest’anno, per ognuna delle sette ditte. La richiesta poi è stata superata dall’accordo ma in caso contrario si sarebbe parlato di una pretesa di circa 364 mila euro da parte della cordata di Omnia Terziario. «Prima dell’accordo», ha aggiunto Dal Corso, «avevamo tentato di andare incontro alle ditte diminuendo i volumi dei concerti a 70 decibel e ritardando il sound-check alle 20.15». «I vincoli per il Village però», commenta Pesce, «erano diventati talmente pesanti che ormai non era più possibile rimanere lì».
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