Tra Gazzera e Cipressina 110 nuove adesioni

Controllo del vicinato, 110 nuove adesioni tra Gazzera e Cipressina. Procedono, senza fermarsi, gli incontri sul progetto coordinato dal consigliere comunale Enrico Gavagnin. Lunedì sera, oltre duecento persone hanno affollato l’auditorium Lippiello della Cipressina per partecipare all’ennesimo incontro, suddiviso in due parti: prima sono stati ascoltati alcuni rappresentanti del controllo del vicinato, poi la palla è passata ai rappresentanti istituzionali, alle forze dell’ordine presenti e, infine, ai residenti che hanno raccontato i problemi della zona.
«Il controllo si sta espandendo a macchia d’olio», conferma Gavagnin. «Prima ci sono state le adesioni raccolte via web o di persona, poi gli incontri formativi che si sono quasi conclusi. Il 12 dicembre saremo nella frazione di Prasecco a Carpenedo. Adesso si passa alla fase tre, quella cioè degli incontri mirati, formativi e ristretti con i coordinatori dei vari gruppi WhatsApp. Sono già cinquanta e, in questo caso, serve l’ausilio delle forze dell’ordine, prefettura e questura». Non solo: «A giorni installeremo i primi cinquanta cartelli nelle zone del territorio dove i gruppi sono già attivi, informando, come richiesto dal protocollo, la prefettura». Gavagnin, inoltre, ha incontrato il gruppo dirigenziale nazionale del controllo del vicinato proprio perché Venezia, per la grandezza del territorio, è un progetto pilota in Italia.
Lunedì, durante il dibattito, i cittadini hanno raccontato le proprie difficoltà: «Durante queste serate», spiega Gavagnin, «abbiamo ascoltato i residenti e constatato che, al di là dei furti e degli episodi di criminosi, la gente si lamenta al primo posto sempre dell’illuminazione scarsa e quindi del buio, per questo chiede punti luce. Poi c’è il problema della spazzatura, di chi non ha la chiavetta e getta tutto dove capita, dei topi, della cura del verde e di chi domanda la chiusura dei parchi urbani. Prima di tutto però, si chiede sicurezza mediante l’illuminazione, quindi visibilità delle aree abitate». Lo stesso problema quindi che si ripete in centro e nelle periferie, dove ci sono zone poco illuminate. All’incontro era presente anche il comandante dei carabinieri di Mestre, Antonio Bisogno, che ha fornito ai presenti notizie e informazioni utili, specialmente sui furti e sulle modalità con cui agiscono i ladri e i topi di appartamento.
Marta Artico
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