Torre di piazza Marina, pace fatta

 Anche il contenzioso con il Comune verrà archiviato per dimenticare i ritardi che hanno caratterizzato la prima parte dei lavori, con il rischio che la Sovrintendenza «decapitasse» l'edificio di 5 piani in quanto realizzato nella fascia dei famosi 300 metri dal mare, che richiedeva per questo un'autorizzazione specifica della Sovrintendenza.  Procedono dunque velocemente i lavori di completamento della Torre dopo la lunga sosta causata dal duro contenzioso giudiziario che ha coinvolto la proprietà, il Comune di Jesolo e Sovrintendenza.  Il nuovo progetto è stato infine affidato agli architetti Galfetti e Montino, e ha incontrato i favori sia del Comune che della Soprintendenza, trasformando l'estetica del palazzo. Un largo impiego di vetro e legno ed una forma nel complesso più regolare. Anche l'imprenditore jesolano Gianni Gobbo, concentrato nel completamento dei lavori, appare entusiasta e desideroso di pensare solo al termine del grattacielo, nonostante le tensioni e le lunghe attese che lo avevano portato ad una dura battaglia legale che rischiava di trascinare nel vortice giudiziario decine di edifici realizzati negli ultimi vent'anni. Pare che i rapporti con il Comune di Jesolo siano notevolmente migliorati e Gobbo conferma di aver avuto un grande supporto dagli uffici comunali per superare questa fase di stop dei lavori. Quindi il fronte giudiziario delle cause dei risarcimento è stato accantonato. L'imprenditore, infatti, in questi giorni ha contattato il proprio legale, l'avvocato Pierpaolo Alegiani, per tenere in stand-by tutta la situazione e ha affidato all'avvocato di fiducia il compito di seguire tutte le pratiche necessarie per terminare i lavori e completare la torre. Si respira un clima di distensione e l'idea che l'edificio possa essere terminato entro fine anno sembra ormai una realtà.