Tessera, investe il figlio con l’auto dopo un litigio: papà indagato

MESTRE. È stato iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di lesioni stradali il papà di 81 anni che sabato mattina avrebbe investito il figlio di 54 anni con l’auto in retromarcia a Ca’ Noghera. Lo ha deciso il pubblico ministero Raffaele Incardona che ha disposto anche il sequestro della Opel in attesa di proseguire con le indagini su un episodio dai contorni tutti da chiarire, che comunque è maturato in un contesto di perdurante conflittualità tra padre e figlio.
«Ci sono le telecamere che diranno che non ho fatto niente, ma che è stato mio figlio a buttarsi sotto l’auto per simulare», la difesa dell’81enne che respinge l’accusa di aver voluto far male volontariamente al figlio. Saranno le indagini degli agenti del Commissariato di Mestre a dover ricostruire nei dettagli cosa sia successo e, quindi, eventuali responsabilità.
Di certo si sa che la lite tra padre e figlio è scoppiata sabato mattina davanti al cancello del cantiere nautico Beraldo. Sembra che il 54enne stesse cercando di togliere con l’idropulitrice alcune scritte sull’asfalto che aveva fatto il padre - “Proprietà non pubblica”, c’era scritto - in relazione alla fiera nautica in programma nei prossimi giorni proprio in zona. Ed è qui che le versioni divergono diametralmente perché il figlio sostene che il padre si sarebbe messo al volante dell’auto e in retromarcia lo avrebbe colpito, mentre il padre sostiene che sia stata tutta una messinscena del figlio. Il 51enne è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dell’Angelo con alcune contusioni, nulla comunque di molto grave.
Di certo c’è che tra padre e figlio il rapporto sia all’insegna della tensione. Da anni i due sono ai ferri corti e sabato mattina la situazione sarebbe esplosa con quest’episodio su cui dovrà far luce la magistratura.
Rubina Bon
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