Al Lido la ciclabile delle proteste, la rivolta dei comitati: «Serve solo ai turisti»
Iniziati i lavori del progetto voluto dalla Regione e realizzato da Veneto Strade: «Tagliati fuori scuole e uffici pubblici»

Una ciclabile per i turisti o per i residenti? Al Lido la domanda si fa sempre più pressante, soprattutto dopo che seicento cittadini, ieri, hanno depositato una petizione al Comune per chiedere una revisione del progetto della ciclovia Ven.To che passa per l’isola.
Secondo comitati e associazioni locali il tracciato, così com’è, favorisce solo il turismo sovraccaricando un trasporto pubblico già fragile e ignorando le esigenze dei residenti.
Intanto, però, i lavori per i 13 chilometri di percorso dagli Alberoni a San Nicolò sono iniziati da qualche giorno, con tanto di nastri segnaletici e cordoli posati a terra pronti per la sistemazione finale. Il progetto va avanti, così come Veneto Strade, per conto della Regione, lo ha predisposto. I lavori si concluderanno entro fine anno, con i cantieri che al momento interesseranno il tratto da Ca’ Bianca agli Alberoni, mentre il completamento sul Lungomare è previsto dopo la stagione estiva, per limitare i disagi ai chioschi. Per i comitati, dunque, la partita si fa sempre più complessa.
«La Giunta aveva deliberato a marzo la variante al progetto, prima ancora che la cittadinanza fosse informata» spiega la promotrice della raccolta firme, Susanna Polloni, «un fatto gravissimo».
Una ciclabile, in aggiunta, che rientra nell’alveo della «monocultura turistica», passando in aree «non contemplate» negli spostamenti quotidiani dei residenti, tagliando fuori «scuole, poste, uffici pubblici, zone commerciali, fermate dei battelli» del Lido. «L’esperienza di Pellestrina sembra non essere affatto servita» spiega Giovanni Andrea Martini di Tutta La Città Insieme.
Temono, le associazioni, di perdere un’opportunità importante: «Abbiamo l’esempio virtuoso della ciclovia sul lago di Garda, a sbalzo, che passa tra dirupi, case e ristoranti» continua Polloni, «Qui, invece, i lavori sono già partiti e rischiamo di perdere l’occasione per una ciclovia pensata davvero per i residenti.
Con la petizione – aggiunge – si aprirà una fase di mobilitazione, tra presidi, cortei e assemblee pubbliche». Il presidente della Municipalità Emilio Guberti non condivide gli allarmismi e ribadisce che si tratta di un progetto pensato per regolamentare il traffico già esistente sull’isola.
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