Taxi in laguna solo con licenza del Comune

I taxi acquei con licenze di altrui comuni restano soggetti alle limitazioni del vecchio regolamento. Non possono cioè caricare clienti nel territorio della città storica, e la sera devono rientrare nella sede del comune che ha rilasciato la licenze. Lo hanno deciso i giudici della prima sezione del Tar del Veneto, respingendo il ricorso presentato da Luciano D’Este. Secondo i giudici amministrativi quelle autorizzazioni erano state ottenute in passato senza una «regolare procedura aperta, previo confronto con gli altri operatori economici». Gli interessati accusano: «Si tratta di discriminazione e violazione del principio della concorrenza». E annunciano l’ennesimo ricorso in Consiglio di Stato per far modificare il regolamento del comune di Mira, in parte approvato dalla Città metropolitana. Per i legali delle altre cooperative di taxi con licenza comunale «la salvaguardia dei principi di concorrenza deve lasciare il passo alle esigenze di tutela di Venezia e della Laguna». Questione mai risolta su chi abbia il diritto di passare per i rii veneziani.

A.V.

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