Tagli ai comunali, volantinaggio prima dello sciopero

Assemblea pubblica cittadina lunedì 25 agosto, alle 17, nella Sala San Leonardo e sciopero generale mercoledì 27 agosto. L’agitazione dei dipendenti comunali contro i tagli dello stipendio per...

Assemblea pubblica cittadina lunedì 25 agosto, alle 17, nella Sala San Leonardo e sciopero generale mercoledì 27 agosto. L’agitazione dei dipendenti comunali contro i tagli dello stipendio per salvare il bilancio sta continuando. Volantinaggio ieri pomeriggio, dalle 16 alle 18, a Piazzale Roma sul ponte della Costituzione, detto di Calatrava.

Una quindicina di lavoratori (polizia municipale, amministrativi e precari dell’assessorato all’ambiente) hanno distribuito oltre millecinquecento volantini. Ai veneziani e ai turisti i rappresentanti sindacali Luca Lombardo del Dipartimento Autonomie Locali – Polizie Locali (Diccap) e Roberta D’Aurizio della Uil spiegavano la problematica: «È importante e necessario partecipare all’assemblea. Venezia dopo i clamorosi fatti di corruzione e illegalità sta vivendo momenti difficili. Politici, imprenditori, classe dirigente andatevene. Vogliamo che le conseguenze negative non siano pagate dai lavoratori. È una questione di dignità per garantire un servizio alla città».

Sul ponte a quell’ora era un via vai continuo. Tra i veneziani indifferenza. Molti tiravano dritto senza nemmeno voler leggere il foglio. Anche rabbia. Loretta Giusberti, infermiera, lavora all’ospedale di Mirano. La donna condividendo l’agitazione dei lavoratori ha parlato della propria esperienza: «Quest’anno andrò in pensione. Ho 42 anni di servizio. Abbiamo in mano la vita della gente. Da dieci anni il mio stipendio mensile è bloccato a 1.600 euro. Sono dieci anni di tagli. E’ uno schifo». E anche sconforto. Luana Zardinoni abita a Mestre e lavora a Murano: «Che i corrotti vadano via. Ci hanno mangiato tutto». Sul bilancio comunale Marco Zanetti del Lido avanza una proposta: «I buoni padre e madre di famiglia non sono miopi. Oltre alle uscite si controllino bene le entrate correnti».

Nadia De Lazzari

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