C’è l’ok del Vaticano alla vendita: Fatebenefratelli verso Villa Salus
Costituita la società San Raffaele Arcangelo per il passaggio alla Fondazione. Garantita l’occupazione dei 183 dipendenti, nasce un polo da oltre 370 posti letto

C’è l’ok del Vaticano alla cessione dell’ospedale Fatebenefratelli di Venezia.
Nei giorni scorsi è arrivato il via libera dalla Commissione pontificia per gli ospedali religiosi alla vendita del San Raffaele Arcangelo di Venezia che, dopo essere stato scorporato da tutte le altre strutture sanitarie della Provincia lombardo veneta dell’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, verrà acquistato dalla Fondazione Villa Salus che andrà così a gestire un polo ospedaliero composto da Villa Salus (Mestre), ospedale San Camillo (Lido) e Fatebenefratelli (Venezia).
Il percorso di cessione è quindi alle battute finali dopo che il Vaticano ha nei fatti promosso l’operazione che, come era accaduto per il San Camillo del Lido, permetterà di mantenere il San Raffaele nel perimetro degli ospedali religiosi.
Uno dei passaggi fondamentali di questo percorso c’è stato nei giorni scorsi con la costituzione di una nuova società, la San Raffaele Arcangelo srl, per la cessione del ramo d’azienda e il passaggio dei 183 lavoratori coinvolti, già informati del passaggio dalle organizzazioni sindacali.
La cessazione definitiva della società e del ramo d’Azienda a Fondazione Villa Salus è prevista nei prossimi mesi. Nono sono ancora noti i dettagli finanziari dell’operazione.
«Un percorso di transizione che sembra garantire serenità sia per i lavoratori sia per il territorio. Un accordo che segna un nuovo capitolo per l’Ospedale Fatebenefratelli e la sanità veneta, costruendo basi solide per un futuro condiviso», spiega Stefano Boscolo della Uil Fpl.
Da parte sua la Fondazione Villa Salus, in attesa del perfezionamento degli atti per la vendita, tra i quali l’avallo della Regione, sta già ragionando sul ruolo che dovrà assumere l’ospedale nella città e sta immaginando un incremento dell’attività ambulatoriale e la riapertura della riabilitazione in acqua. Posto di lavoro garantito per tutti i 183 dipendenti, così come l’inquadramento contrattuale.
«Il trasferimento al nuovo ente sarà diretto, garantendo il mantenimento di tutti i diritti salariali, contrattuali e previdenziali già acquisiti», aggiunge il sindacato Uil, sottolineando che «l’inquadramento contrattuale rimarrà conforme al Ccnl Aris-Aiop, preservando sia le condizioni economiche che quelle giuridiche. La struttura manterrà i posti letto previsti dalle schede regionali, assicurando continuità dei servizi sanitari per la comunità».
L’ospedale veneziano, 81 posti letto, è specializzato nella riabilitazione e comprende anche una casa di riposo: anch’essa passerà alla Fondazione Villa Salus. Se la gestione dell’ospedale passerà di mano, la proprietà dell’edificio resterà al Fondo Franklin Templeton, cui Fondazione Villa Salus verserà un affitto, così come avviene già per l’ospedale San Camillo del Lido.
Con l’ingresso del Fatebenefratelli nella Fondazione Villa Salus nasce un polo da 372 posti letto di cui 182 a Villa Salus, 109 al San Camillo (che è anche Istituto di ricerca) e 81 al San Raffaele Arcangelo.
All’ospedale civile i posti sono 310 mentre all’ospedale dell’Angelo di Mestre sono 607, 160 all’ospedale privato Policlinico San Marco, di recente passato al gruppo Policlinico Triestino. La Provincia lombardo-veneta, in forti difficoltà finanziarie, aveva già ceduto un anno e mezzo fa l’ospedale di Erba a Lifenet Healthcare (John Elkann).
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