Usl 4 Veneto Orientale, bilancio positivo dopo anni di perdite
La pandemia è alle spalle, l’azienda mette a posto i conti. Il dg Filippi: «Tagli agli sprechi ma non ai servizi offerti»

Dopo anni all’insegna del segno meno, complici le difficoltà dettate dalla pandemia, nel 2024 l’Usl 4 del Veneto Orientale rimonta e il bilancio si chiude in positivo, con un utile di 270.573 milioni di euro.
«Per un bilancio aziendale complessivo di 543 milioni di euro, raggiungere un risultato positivo è la dimostrazione che l’impegno profuso da ogni singolo professionista ha ripagato la fiducia della Regione del Veneto», commenta il direttore generale, Mauro Filippi, «che ha messo a disposizione della nostra azienda risorse crescenti per far fronte al costante incremento di bisogni di salute della popolazione».
Gli anni in rosso
Il 2022, anno difficile per tutte le aziende sanitarie del Veneto, in cui erano pesate ancora le spese dettate dalla pandemia così come l’aumento dei costi energetici, era stato chiuso nell’Usl 4 con un passivo di 5,8 milioni. Nel 2023, i primi spiragli di luce, in cui il passivo era sceso a 1,6 milioni di euro. In caso di bilanci in rosso, Azienda Zero dà alle aziende sanitarie una parte del riparto regionale, una quota che viene tenuta da parte e distribuita a fine anno per far tornare i conti. Nel 2024, finalmente, l’Usl 4 ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Risultato, questo, che non è da imputarsi ad un taglio dei servizi ma «a una miglior organizzazione e gestione delle risorse» spiega il dg.
L’attività
Nessuna riduzione delle prestazioni offerte ai cittadini ma, anzi, le attività nel corso del 2024 sono aumentate, dai ricoveri ospedalieri agli interventi chirurgici, ma anche accessi al Pronto soccorso e prestazioni ambulatoriali. «Sono stati gestiti, riuscendo anche a contenere il saldo di mobilità verso le altre strutture sanitarie», aggiunge Filippi, «questi risultati sono stati raggiunti con un costante monitoraggio sull’efficienza e l’equità dell’impiego delle risorse, intervenendo tempestivamente con azioni correttive ove necessario».
Nel 2024, le dimissioni sono cresciute di poco più dell’1%, mentre è stato più importante l’incremento degli interventi chirurgici, che hanno raggiunto la quota 14.730 (+5%). Segno positivo anche per le prestazioni ambulatoriali: due milioni e 790 mila cresciute del 4% , permettendo anche di fare un’accelerata nel recupero delle liste d’attesa. Ben 120 mila, invece, gli accessi al Pronto soccorso dei tre ospedali, aumentati del 3%. Aumento che, in questo caso, non è gratificante ma riflette ancora una volta il problema dei codici minori che intasano i reparti di Emergenza-urgenza.
I grandi investimenti
Nell’anno chiuso positivamente dal punto di vista economico non sono mancati investimenti importanti da parte dell’Usl 4. Tra questi, il taglio del nastro alla Casa di comunità di San Michele al Tagliamento, realizzata con un investimento di 404 mila euro. Altri 1,5 milioni sono andati nell’ampliamento della Casa delle farfalle di Portogruaro, fiore all’occhiello del Nordest nella cura dei disturbi alimentari. Sempre a Portogruaro, infine, è stata installata una risonanza magnetica di ultima generazione che ha richiesto un impegno di spesa di 990 mila euro. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia